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Fino al 1970, trovare un locale dove mangiare un buon hamburger a Londra non era affatto facile. Ci sono voluti due ragazzi dagli Stati Uniti, Isaac Tigrett e Peter Morton, per risolvere il problema, fondando quella che poi è diventata una delle più grandi e famose catene di ristorazione del mondo.
Ma come ha fatto l’Hard Rock Cafè a diventare così famoso in tutto il mondo?
Storia dell’Hard Rock Cafè
Il primo Hard Rock Cafè apre nel 1971 nel pieno centro di Londra, in un quartiere residenziale, ricco e alla moda situato tra Buckingam Palace e Hyde Park.
Tramite il padre di Tigrett, i due giovani riescono a ottenere un prestito di 40000 dollari e ad aprire il loro primo locale in Park Lane, nel quartiere Mayfair.
Mayfair nella versione inglese di Monopoli equivale al nostro Parco della Vittoria, per darvi un’idea. L’Hard Rock Cafè quindi non nasce come un locale popolare, ma si posiziona per una clientela ricercata e, da subito, i due soci si impegnano per dare al locale un’impronta unica, marcatamente USA.
Dagli hamburger alle salse – Heinze e Campbell, icone dell’immaginario pop USA – all’arredamento vintage e ricercato, pieno di memorabilia e souvenir della cultura americana (stampe, poster e manifesti di vecchi film e pubblicità, targhe automobilistiche), tutto faceva respirare l’aria degli States.
Ed era proprio questo l’obiettivo dell’Hard Rock Café: donare agli inglesi un luogo dove poter assaporare un po’ di Stati Uniti senza dover prendere un aereo.
Musica Rock
Ma è la musica rock il vero fulcro dell’Hard Rock Cafè. A partire dal nome, il locale trasuda rock’n’roll. La leggenda narra che in un pomeriggio del dicembre 1969 i Doors e il fotografo Henry Diltz stessero girando per Los Angeles per scattare alcune fotografie da inserire nel disco “Morrison Hotel”.
A Jim Morrison venne sete e, casualmente, la band decise di fermarsi proprio in un certo Hard Rock Cafè. Questo locale non ha nulla a che fare con quello londinese, se non che le foto scattate alla band in quell’occasione finirono nella retro-copertina del loro disco. Morton e Tigrett, da bravi fan, lo notarono e chiesero ai Doors di poter usare proprio quel nome per il loro nuovo locale. E così fu.
L’Hard Rock Cafè nel mondo.
L’Hard Rock Cafè si affermò ben presto come uno dei locali più trendy della capitale e da subito le prime celebrità del rock vi si recarono per godersi un po’ di atmosfera USA.
Paul McCartney e i suoi Winks addirittura tennero il loro primo concerto proprio all’Hard Rock Cafè, mentre Eric Clapton era così affezionato al locale che regalò loro la sua famosa chitarra Fender. Da qui comincia la famosa collezione di cimeli portata avanti fino ad oggi.
Altri artisti cominciarono a donare i propri strumenti, che venivano regolarmente messi in mostra, rendendo l’Hard Rock Cafè un locale davvero unico e inimitabile: oltre a chitarre, batterie, vestiti (i pantaloni di Jim Morrison e alcuni abiti di scena di Elton John, ma anche di Madonna, Prince e Britney Spears), dischi d’oro e di platino.
L’Hard Rock Cafè espone, in modo alquanto singolare, anche due porte, entrambe legate alla storia dei Beatles: la porta degli studi di Abbey Road e quella del numero 3 di Savile Road, un indirizzo conosciuto e malinconico per i fan dei maggiolini di Liverpool poiché proprio sul tetto dell’edificio al numero 3 di Savile Road, i Beatles tennero il loro ultimo, indimenticabile concerto nel 1971.
Grazie alla fama acquisita a Londra e grazie all’appoggio di alcune celebrità, il brand si espande in tutto il mondo e ad oggi conta quasi 200 locali distribuiti in più di 70 paesi, dall’Argentina alla Mongolia passando per l’Islanda e le isole Fiji.
Un brand diffuso dalla omonima canzone di Carol King ma soprattutto grazie al famosissimo logo, che circola sulle t-shirt e sui gadget da diverse generazioni. Chi non ha una maglietta con il logo Hard Rock Cafè?