Scopri come il caffè può influenzare positivamente la salute del tuo intestino.
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La questione se il caffè faccia bene o male alla salute è da sempre oggetto di dibattito. Recenti ricerche, tuttavia, hanno messo in luce aspetti sorprendenti riguardo ai benefici del caffè, in particolare per la salute intestinale.
Secondo uno studio condotto da un team di ricercatori di prestigiose università, tra cui Harvard e l’Università di Trento, il caffè potrebbe avere effetti positivi sul microbioma intestinale, un fattore cruciale per il benessere generale.
Uno degli aspetti più interessanti emersi dalla ricerca è il legame tra il consumo di caffè e l’aumento dei livelli di un batterio benefico chiamato Lawsonibacter asaccharolyticus. Questo batterio è noto per il suo ruolo nel metabolizzare i polifenoli, trasformandoli in composti bioattivi che apportano numerosi benefici alla salute. I risultati dello studio indicano che chi consuma caffè ha livelli di questo batterio fino a otto volte superiori rispetto a chi non ne beve. Ciò suggerisce che il caffè non solo è una bevanda piacevole, ma può anche contribuire a una flora intestinale sana.
Un’altra scoperta significativa riguarda il caffè decaffeinato. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, anche il caffè senza caffeina sembra offrire gli stessi benefici per la salute intestinale. Gli esperimenti condotti dai ricercatori hanno dimostrato che sia il caffè normale che quello decaffeinato stimolano la crescita di Lawsonibacter asaccharolyticus. Questo significa che anche coloro che evitano la caffeina possono trarre vantaggio dal consumo di caffè, rendendo questa bevanda accessibile a un pubblico più ampio.
Per massimizzare i benefici del caffè, gli esperti consigliano di consumare da 1 a 3 tazzine al giorno, evitando l’aggiunta di dolcificanti artificiali e riducendo al minimo l’uso di zucchero. È importante notare che non è necessario superare il limite di tre tazzine, poiché lo studio ha evidenziato differenze minime nei livelli di Lawsonibacter asaccharolyticus tra chi beveva di più e chi si manteneva nei limiti raccomandati. Questo suggerisce che un consumo moderato è sufficiente per ottenere i benefici desiderati.