Sant’Ignazio finalmente torna con il suo bellissimo presepio. Grande e ricco di luci, case, monti innevati, ghiacciai e ruscelli, personaggi animati. Una volta faceva anche uno splendido cielo stellato con tramonto e alba ma possiamo inserirlo sicuramente fra i migliori.
Altro gradito ritorno è quello di Santa Maria della Minerva, che propone un presepe molto verde, quasi una piccola serra. Con qualche sproporzione di troppo, ma molto efficace per la ricostruzione storica ed ambientale. Non possiamo comunque non citare ancora una volta il più famoso presepe di Roma.
Quello di San Cosma e Damiano. Purtroppo ormai come di consueto, dietro una fredda teca di cristallo. Ma resta il più impressionante.
Infine, come new entry, quest’anno mettiamo quello di S. Maria Maddalena, perché nella sua semplicità conserva tutto. I personaggi classici, la romanità (c’è sempre un pizzico di culto pagano nella capitale, ci mancherebbe altro) e l’autenticità.