Se per il Ponte del 25 aprile ti trovi ad Agrigento, approfittane per visitare il Giardino della Kolymbethra.
Fu solo nel 1999, quando il FAI (Fondo per l’Italia) ha assegnato la libera concessione del giardino dalla Regione Sicilia per 25 anni, che i cinque ettari del giardino sono stati restaurati al suo originario splendore.
Oggi, ancora una volta, Kolymbetra rappresenta un’incantevole concentrazione degli antichi paesaggi agricoli e naturali della Sicilia meridionale: un paradiso terrestre tra ulivi e rovine archeologiche. Grazie al restauro del giardino, i visitatori sono in grado di esplorare la macchia mediterranea ricca di Pistacia lentiscus e ginestra, e farsi strada attraverso il mirto e Tamerix per raggiungere l’agrumeto, con le sue numerose antiche varietà di limone, arancio e mandarino.
Nel corso dei secoli, il Giardino della Kolymbetra ha fornito l’ispirazione per grandi poeti. Pindaro e Virgilio, il drammaturgo siciliano, Pirandello e lo scrittore contemporaneo Andrea Camilleri sono stati tutti stregati dal fascino di questa piccola valle dell’Eden tra i templi di Dioscuri e Vulcano.
Le acque che rendono questo parco così verde e fertile sono incanalate lungo gli antichi acquedotti Feaci che, abbastanza incredibilmente, continuano a funzionare a 2500 anni dopo la loro inaugurazione.
Per la giornata del 25 aprile il FAI ha organizzato una bellissima giornata nel parco a contatto con gli agrumeti, i limoni, gli aranceti, ecc.