Il bilancio del nostro viaggio in Cambogia non è stato purtroppo dei migliori. Difficile valutare un paese quando si hanno pochi giorni a disposizione. Noi abbiamo potuto visitare solo 3 città in 15 giorni. Prima di partire avevamo sentito così tante cose belle sulla Cambogia che alla fine siamo rimasti inevitabilmente delusi.
Viaggiando via terra per un numero di ore relativamente basso, abbiamo visto solo una parte di questo paese. La nostra sensazione è stata che i panorami fossero meno interessanti rispetto a quelli visti in Laos. Dobbiamo anhe riconoscere che quando siamo arrivati in Cambogia eravamo davvero stanchi.
Il nostro viaggio era iniziato già da un po’ e ogni spostamento ci costava fatica. Dover costantemente badare ai nostri bagagli grandi ci ha resi molto meno aperti a cogliere la bellezza di una nuova cultura con nuovi costumi. Tuttavia, anche se la Cambogia non è per noi la destinazione migliore del sud-est asiatico, abbiamo comunque conservato nel nostro cuore alcuni ricordi piacevoli.
Alcuni luoghi della Cambogia ci hanno lasciato a bocca aperta. Come per esempio vedere con i nostri occhi i templi di Angkor oppure scoprire la bellissima spiaggia di Sihanoukville. Abbiamo apprezzato l’architettura più sobria dei templi rispetto a molti degli edifici della Thailandia. Siamo rimasti sbalorditi quando abbiamo assistito a una lezione di ginnastica con nonne anziane e balli in strada a Phnom Penh. Infine sappiamo che non dimenticheremo mai la strana moda femminile “stile pigiama” di quasi tutte le donne cambogiane.
Non ci è andata proprio giù la truffa subita per poter ottenere i visti al confine tra Laos e Cambogia. Abbiamo patito molto l’ inquinamento di Phnom Penh. Non abbiamo mai “digerito” il prezzo esagerato pagato per entrare nei templi di Angkor. Mentre dobbiamo riconoscere che l’alba sopra Angkor Wat è stata guastata da una massa di turisti rumorosi. In questo caso gli autoctoni non c’entrano proprio nulla. Anzi, in generale abbiamo sempre incontrato solo gente molto disponibile e cordiale!