Come viene celebrato il Giorno dei Morti nel mondo? Vita e morte, realtà e finzione: questo è il Giorno dei Morti, una festa che si celebra da secoli in molte culture. La mattina presto del 1° novembre è il momento in cui queste culture onorano i loro morti.
Ogni Paese ha il suo mix di riti religiosi e rituali pagani.
Il Giorno dei Morti: come viene celebrato in diverse parti del mondo
Se c’è un Paese che ci viene in mente quando pensiamo al Giorno dei Morti è il Messico, i cui festeggiamenti sono stati dichiarati Patrimonio Culturale Immateriale dall’UNESCO. Le origini risalgono al periodo precolombiano. Gli antichi rituali erano presieduti dalla dea Mictecacíhuatl, conosciuta come “Signora Morte” e moglie di Mictlantecuhtli, il signore della terra dei morti.
In Europa, la nascita delle celebrazioni del Giorno dei Morti si può far risalire all’Irlanda. L’origine delle celebrazioni occidentali di Halloween è “Samhain“, una festa celtica che cade il 31 ottobre e significa “la fine del raccolto”. Rappresenta il momento in cui gli abitanti dei villaggi immagazzinavano le provviste e sacrificavano il bestiame necessario per sopravvivere all’inverno. Per spaventare gli spiriti maligni, costruivano grandi falò per proteggere i vivi.
Le celebrazioni moderne di Halloween sono molto più pagane ed epicuree.
Halloween ha mantenuto il suo significato liturgico di giorno in cui si ricordano i morti. Tuttavia, ciò che la maggior parte delle persone pensa quando sente la parola Halloween sono zucche intagliate, teschi e ragnatele e un giorno in cui vestirsi di nero e arancione.
A Salem (Massachusetts), la città resa famosa in tutto il mondo per la sua caccia alle streghe, l’annuale Festival dei Morti è un mix di musica, medium e cartomanti talmente popolare tra gli abitanti del luogo che molti di loro si danno da fare per ricreare cimiteri nei loro giardini.
Il Mahalaya è una festa induista di conciliazione con gli antenati, che segue il calendario lunare e si svolge solitamente a fine ottobre o inizio novembre. È il periodo dell’anno in cui gli indiani invocano i morti con delle preghiere e così facendo mettono a riposo le anime dei loro cari defunti fino al prossimo incontro con i loro discendenti.
LEGGI ANCHE: