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Un obelisco che racconta storie antiche
Nel cuore di Parigi, la Place de la Concorde ospita un obelisco che ha affascinato storici e turisti per secoli. Questo monumento, proveniente da Luxor, non è solo un simbolo della cultura egizia, ma custodisce anche un messaggio segreto che è rimasto nascosto per oltre tremila anni.
Recentemente, l’egittologo francese Jean-Guillaume Olette-Pelletier ha fatto una scoperta straordinaria, rivelando dettagli inediti sulla storia di questo antico reperto.
La scoperta di un messaggio criptato
Durante il lockdown del 2020, Olette-Pelletier ha dedicato il suo tempo a studiare l’obelisco, camminando ai suoi piedi e analizzando ogni geroglifico.
La sua attenzione si è concentrata su un simbolo quasi invisibile: due corna di toro incastonate nella corona del faraone Ramses II. Questi dettagli, inizialmente considerati decorativi, si sono rivelati fondamentali per comprendere il significato profondo delle iscrizioni. Nel 2021, durante il restauro dell’obelisco in occasione delle Olimpiadi, lo studioso ha ottenuto l’accesso a un’altezza di circa 30 metri, permettendogli di osservare i geroglifici da angolazioni uniche.
Un linguaggio tridimensionale
Le iscrizioni sull’obelisco non sono semplici decorazioni, ma codici complessi che richiedono una lettura attenta. Alcuni messaggi si svelano solo combinando simboli da facce opposte, mentre altri sono leggibili solo inclinando lo sguardo. Uno dei messaggi decifrati recita: “Placate la forza-ka di Amon”, suggerendo che il faraone si offriva come tramite tra il mondo terreno e quello divino. Questo approccio tridimensionale alla scrittura rende l’obelisco un’opera d’arte viva, in grado di comunicare attraverso il corpo stesso del re.
Il potere di Ramses II
Un altro aspetto sorprendente emerso dallo studio riguarda il cambio di nome di Ramses II. Nel secondo anno del suo regno, il faraone abbandonò il suo primo titolo per adottare Setepenra, “scelto da Ra”, un gesto che evidenzia la sua volontà di legittimare il proprio potere attraverso la divinità suprema. Le iscrizioni rivelano due momenti distinti della sua vita, mostrando la complessità della sua figura storica. Grazie al lavoro di Olette-Pelletier, sono stati scoperti sette livelli di criptografia geroglifica, trasformando l’obelisco in una testimonianza storica di grande rilevanza.