La pianta di ricino, o Ricinus communis,è coltivata per il suo ben noto olio di ricino ed è anche una pianta ornamentale.
Nulla farebbe quindi pensare alla pericolosità di questa pianta che sta proprio enlla sostanza che essa contiene: il ricino.
L’olio di ricino è un olio usato in molti additivi alimentari, aromi e nella produzione delle caramelle. E’ anche usato come lassativo o per indurre al travaglio.
L’olio è estratto dai semi della pianta che sono costituiti di olio per il 40-60%.
La pianta è probabilmente originaria dell’Africa ma è ormai presente in tutto il mondo.
E’ una pianta ornamentale, apprezzata per la sua particolare resistenza e non richiede particolare cure. Cresce in fretta e può raggiungere gli 11 metri di altezza. I suoi fiori sono giallastri, rossi al centro. Le foglie sono larghe e appuntite all’estremità.
Il ricino è contenuto soprattutto nei semi, può essere nocivo per i bambini e gli animali, ma non è mortale.
Tra gli effetti causati dal ricino ricordiamo: nausea, dolori addominali, vomito, emorragie interne, insufficienze renali e circolatorie.
Molte persone sono allergiche alla polvere prodotta dai semi di ricino e possono quindi soffrire di tosse, dolori muscolari e difficoltà respiratorie.
In passato, il ricino era usato nella produzione di unguenti e pare che Cleopatra o usasse per rendre il bianco dei suoi occhi ancora più bianco.