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Abbiamo deciso di trasformare i ricordi della nostra prima volta in India in una piccola guida con le 7 cose da non fare durante il primo viaggio. Abbiamo ancora ben presente la sensazione provata al nostro arrivo in India. Ci basta chiudere gli occhi per qualche secondo, per risentire la stessa atmosfera e rivedere il colore di quel cielo.
Così come ricordiamo benissimo, come se fosse ieri, la stanchezza e l’aria umida e soffocante. Insomma, siamo arrivati entusiasti ed euforici, ma abbiamo commesso subito un errore. Abbiamo disobbedito alla sorveglianza militare dell’aeroporto e ci siamo rifiutati di tornare di nuovo nella hall dell’aeroporto per prendere un taxi prepagato.
Da qui sono iniziati i nostri guai, per cui adesso ci ripetiamo che se potessimo tornare indietro non ripeteremmo questo errore. Infatti non sempre si possono evitare le truffe!
Quando ci ripensiamo, non abbiamo rimpianti sui tanti errori commessi, perché ci hanno insegnato molto. Da allora il nostro modo di viaggiare è molto migliorato. La maggior parte dei tassisti cercano di prendere i turisti direttamente in albergo. Fanno così perché concordano con il personale degli hotel le loro commissioni. Purtroppo, gli autisti si presentano come cordiali e premurosi, ma il loro atteggiamento è destinato soprattutto a gonfiare i loro guadagni. Usano qualsiasi scusa, per la maggior parte disonesta, per incrociare i turisti stanchi e confusi e cercano addirittura di portarli in alberghi diversi da quelli prenotati con scuse ridicole. Dicono per esempio: “quell’hotel non esiste”, oppure: “non andateci, ne conosco uno migliore e molto più economico”.
Il nostro consiglio è di non pagare mai una camera di hotel prima di averla vista, esaminata e magari vissuta per almeno un paio di notti. In realtà, questa regola vale anche quando facciamo una prenotazione: dobbiamo sempre poter vedere la camera sul sito internet dell’albergo e se non ci sono foto, dobbiamo insospettirci e pretendere dalla direzione di riceverle via e-mail. Se poi una volta arrivati a destinazione, le camere con coincidono con quelle che abbiamo prenotato, non dobbiamo esitare ad andarcene altrove senza troppi complimenti.
In India accade spesso che la frutta o la verdura vengano lavate e sciacquate con acqua non adatta al consumo. È quindi molto più prudente mangiare solo cibo cotto per limitare ogni rischio di indigestione e diarrea..
Meglio rinunciare a voler vedere tutte quelle attrazioni che vi verranno presentate in loco come la “più grande”, la ” “più spettacolare” del mondo. È molto meglio se siete voi a decidere sempre se volete andare a vedere un tempio o un museo. Spesso, uscendo poco fuori dai soliti itinerari turistici dove vanno tutti, si trovano attrazioni imperdibili.
Inutile perdere tempo a cercare di trovare gli sportelli dell’Ufficio del turismo indiano. In Europa questa è una buona abitudine in qualunque nuova città, ma in India questo tipo di uffici non hanno quasi mai nulla di ufficiale. È così facile confonderli con agenzie turistiche private, che si corre il rischio di ricevere solo consigli interessati. Il personale che ci lavora, infatti, cercherà di vendervi solo i loro servizi e non a prezzi di mercato.
Fate molta attenzione anche a camminare per alcuni chilometri a piedi cercando di fare affidamento solo sui nomi delle strade, perché spesso mancano i cartelli e nemmeno i residenti li conoscono!
Ci sono vie dove non puoi percorrere più di 10 metri senza essere “invitato” ad entrare in una cooperativa locale “che serve gli interessi delle donne nella regione”. Il problema è che il più delle volte si entra in un negozio esattamente come gli altri e che ancora una volta qualcuno ha cercato di raggirare il turista di turno per poche rupie.
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