Uno spettacolo che esplora il mondo attraverso gli occhi di chi non vede
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Il teatro ha il potere di trasmettere emozioni e raccontare storie in modi inaspettati. “Invisibile” è uno spettacolo che si distingue per la sua originalità, portando in scena le esperienze di un collettivo di attori non vedenti e ipovedenti.
Questo progetto, realizzato dalla Compagnia Muricena Teatro e diretto da Raffaele Parisi, rappresenta il culmine di un lungo percorso di formazione teatrale, concepito per esplorare il mondo attraverso una prospettiva unica. L’opera andrà in scena il 14 e 15 dicembre presso il Teatro dei Piccoli nella Mostra d’Oltremare di Napoli.
La storia ruota attorno a Rosaria, interpretata da Rosaria Fusco, una donna che affronta la perdita della vista a pochi giorni dal suo matrimonio. In preda alla disperazione, decide di abbandonare i preparativi e fuggire per vedere il mare un’ultima volta. Tuttavia, il suo viaggio la conduce in un mondo surreale, dove le apparenze ingannano e i sogni si intrecciano con la realtà. Raffaele Parisi, il regista, sottolinea l’importanza di raccogliere racconti e sogni dei partecipanti al laboratorio, creando una narrazione che tocca il cuore degli spettatori.
Lo spettacolo non è solo una rappresentazione teatrale, ma un’esperienza sensoriale completa. La drammaturgia si fonde con la musica dal vivo, le proiezioni di luci e immagini, e le incursioni sonore, creando un’atmosfera immersiva che coinvolge il pubblico. Questo approccio innovativo mira a far vivere agli spettatori un’esperienza unica, capace di abbattere le barriere sensoriali e di stimolare la riflessione sull’importanza della percezione e dell’inclusione. “Invisibile” è consigliato a un pubblico a partire dai 10 anni, rendendolo accessibile a famiglie e giovani.
Il progetto “Fare Teatro… oltre lo sguardo” rappresenta un esempio di come il teatro possa diventare uno strumento di inclusione sociale. Attraverso la formazione e la creazione artistica, gli attori non vedenti e ipovedenti hanno avuto l’opportunità di esprimere le proprie emozioni e storie, contribuendo a una narrazione collettiva che sfida le convenzioni. La collaborazione con la Scuola Elementare del Teatro di Napoli, diretta da Davide Iodice, ha permesso di sviluppare un percorso formativo che valorizza le capacità di ciascun partecipante, dimostrando che il talento non conosce limiti.