Grazie ai suoi spazi sconfinati e ai suoi assoluti silenzi, non è difficile comprendere come mai l’isola di Skelling Micheal in Irlanda sia la destinazione ideale per ogni vecchio maestro Jedi stanco di combattere contro il Lato Oscuro. Ma l’isola di Luke Skywalker, mecca di ogni fan di Star Wars, potrebbe vietare l’accesso a sempre più turisti nel 2019 a causa di una direttiva UNESCO: ecco cosa è successo.
Meno turisti su Skelling Micheal
L’isola di Skelling Micheal, in Irlanda, ha come caratteristiche paesaggi tanto suggestivi ed incontaminati da aver ispirato la fantasia diJ.J. Abrams, il quale l’ha scelta come location per Star Wars: Il Risveglio della Forza e del capitolo successivo della saga, Star Wars: L’Ultimo Jedi. È qui che infatti che Luke Skywalker sceglie di andare a ritirarsi una volta abbandonata la lotta contro il Lato Oscuro ed è qui che addestrerà la giovane Rey, venuta in cerca di risposte su di sè e sui propri inspiegabili poteri.
Da quando i film sono usciti nelle sale, l’isola di Skelling Micheal è diventata una vera e propria mecca per tutti i fan della saga sci-fi, i quali hanno potuto scoprire un luogo non soltanto ormai entrato nella storia del cinema, ma anche dotato di straordinarie bellezze storiche e naturali. Infatti, l’isola di Skelling Micheal – situata a circa 12 km dalla costa occidentale irlandese – è famosa per i suoi verdi pendii ed è considerata la piccola perla del tratto costiero dello Skelling Ring.
Tuttavia, dal 2019 i già limitati visitatori dell’isola dovranno ulteriormente diminuire a causa di una direttiva UNESCO.
Infatti l’isola – che nel film ha come unica visitatrice Rey – ogni anno conta più di 15.000 turisti l’anno, 4.000 più di quelli consigliati dall’associazione, incaricata di scoprire e salvaguardare beni artistici e naturali.
Le ragioni del limite di visitatori
Fissare un tetto massimo di turisti non è affatto una questione di burocrazia o di gretta osservanza delle regole: infatti, un numero troppo elevato di visitatori potrebbe rischiare di danneggiare l’isola, sia dal punto di vista dei resti archeologici, sia dal punto di vista ambientale.
Skelling Micheal ha infatti origini antichissime, tanto che già nel VIII secolo era stata scelta come ritiro dai monaci del primo Cristianesimo irlandese, che vi avevano costruito un monastero. L’edificio, che sopravvisse ad una razzia vichinga e rimase disabitato per più di cinquecento anni (dal XI al XVI secolo), è ancora oggi parzialmente visitabile, anche se con molte limitazioni. In particolare, a destare preoccupazioni è l’impervia scalinata che porta al monastero – la stessa salita da Rey ne Gli Ultimi Jedi -, la quale non è soltanto molto delicata, ma anche potenzialmente pericolosa per via della mancanza di corrimani o barriere laterali.
Inoltre, l’isola è anche molto importante dal punto di vista naturalistico: se nei film di Star Wars l’isola sembra abitata quasi esclusivamente da Luke e dai simpatici Porg, nella realtà Skelling Micheal è ricca di uccelli di origine antichissima, fra i quali sule, pulcinelle di mare, urie e sterne. Nelle acque atlantiche che circondano l’isola, invece, abbondano balene e delfini. Per questo motivo, oltre che per i nerd di tutto il mondo, Skelling Micheal è una meta molto ambita anche per tutti gli appassionati di diving.