Ischia, quando andare e le migliori terme da visitare

Indipendentemente dalla stagione, la magia di questa verde e lussureggiante Ischia pare davvero non esaurirsi mai.

L’isola verde, apprezzata sin dall’antichità per la sua bellezza incantevole e decantata da poeti e artisti. Una meta unica che spinge ogni anno migliaia di turisti a muoversi in largo anticipo per regalarsi una vacanza da sogno. Ma qual è il momento migliore per visitare quest’isola meravigliosa?
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Ischia attraverso le stagioni

A voler ben vedere, l’appeal di Ischia sembra incapace di tramontare. In qualsiasi periodo dell’anno ci si ritrovi, si ha costantemente la possibilità di ammirare panorami da cartolina. In alcuni mesi dell’anno, però, l’isola sembra esprimere il meglio di sé.

Innanzitutto maggio e giugno, i mesi della fioritura e della rinascita. Ischia ricomincia il proprio ciclo, sfoggiando tutta la potenza dei suoi colori. L’abituale veste verde si chiazza delle vivaci nuance delle rose, delle bouganvillae e di molte altre specie floreali provenienti da tutto il mondo. I visitatori possono fruire dello splendore di luoghi rinomati come i Giardini La Mortella, o i due parchi termali del Negombo e Poseidon.

Con Settembre, invece, giunge l’atteso tempo della vendemmia. Il profumo dell’uva e del mosto inebriano gli intenditori e gli amanti del vino, anche quelli meno sofisticati. Ha inizio un tripudio di esperienze enogastronomiche in un contesto da favola, un appuntamento irrinunciabile. Le molte e diffuse cantine sono visitabili tramite tour degustativi e rassegne apposite, tra le quali spicca “Andar per cantine”. Quello settembrino è il momento ideale per una vacanza di fine estate, con un clima ancora estremamente godibile per tuffarsi nelle acque cristalline del Mar Tirreno a tariffe spesso convenienti.

L’apice dell’affollamento dell’isola si raggiunge in luglio e agosto. Ischia si trasforma in un brulichio vivace e costante, tra chi cerca la movida serale, concentrata soprattutto nel comune di Ischia e nel celebre Corso Vittoria Colonna, e chi brama il silenzio e l’intimità della parte di Merecoppe più a nord. Il resto dell’anno, l’isola verde resta comunque una grande attrattiva per gli amanti degli impianti termali, di cui è costellata. L’autunno e l’inverno sono i momenti migliori per fruire delle strutture, tra le più rinomate d’Europa.

Le terme: tra relax e benessere

I parchi termali sono, come detto, numerosissimi. Fin dall’antichità l’isola era conosciuta per le sue acque termali benefiche. Attualmente i vari impianti accolgono migliaia di visitatori ogni anno. Tra i più famosi ci sono sicuramente i giardini Poseidon, nel comune di Foro, presso la Baia Citara. È il parco più grande per dimensioni, con la bellezza di venti piscine termali curative. Il principio benefico è dovuto all’alta concentrazione di minerali contenuta nell’acqua, la cui temperatura si attesta costantemente tra i 28° e i 40°. Alle piscine si aggiungono tre vasche di acqua marina, a scopo sia sportivo che ludico, e una grotta scavata nel tufo, risalente al periodo greco-romano. È possibile godere dei benefici di ben tre gruppi di percorsi Kneipp e di un centro benessere attrezzato. Dalla struttura si può comodamente avere accesso alle spiagge ed è possibile gustare piatti tipici in vari punti di ristoro.

Altrettanto rinomato è il parco del Negombo. Il sito è totalmente immerso nel verde, ed è stato arricchito con piante e fiori provenienti dalle più esotiche località del mondo. Il cosiddetto “labirinto” è un’attrattiva di forte impatto: una piscina giapponese con getti d’acqua laterali, terapeutici per gli arti inferiori. Molto apprezzate anche “la ribollita”, una sorta di vasca jacuzzi, e la panoramica fontana della vita, costituita da tre vasche affacciate sulla baia. Nell’offerta del parco rientrano anche la piscina Maya e la vasca Templare. Degne di nota, in questa disamina, sono anche le terme di Cavascura, le più antiche dell’isola, già valorizzate in epoca Romana. Poste a ridosso della spiaggia dei Maronti, vantano un vero e proprio bacino idrologico naturale scavato nella pietra viva.

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