Islanda cosa vedere in 3 giorni: un tour veloce

Islanda: terra di leggende e di miti.

Una delle mete che sta catturando l’attenzione di molti viaggiatori negli ultimi anni è l’Islanda. Scopriamo cosa vedere in Islanda in 3 giorni.

Islanda cosa vedere in 3 giorni

Un’isola nella quale l’espressione emotiva esalta il senso poetico aumentato in potere suggestivo da una natura che mozza il fiato, che cattura, che necessita di silenzi e contemplazioni.

L’Islanda oggi è più accessibile, parliamo in termini economici, grazie a voli aerei più economici rispetto al passato, una rotta in cielo che comunque necessita di cinque ore di volo dall’Italia, una terra lontana se consideriamo che per un volo in Scandinavia sono sufficienti poco più di due ore.

Nell’isola delle fate, delle leggende nordiche, dei vichinghi che la colonizzarono, un viaggio necessita di lunghi tempi per percorrere il periplo partendo dalla capitale, Reykjavik, eppure con tempi accorciati, in soli tre giorni, si possono vedere luoghi e panorami che rimarranno impressi per sempre nella vostra memoria di viaggiatori, e, perché no, nella vostra fotocamera.

Primo giorno

Tre giorni per visitare l’Islanda non sono tanti eppure, se all’arrivo all’aeroporto internazionale di Reykjavik noleggerete un’autovettura, la possibilità di vivere un’esperienza indimenticabile sull’isola è garantita dalla libertà di poter percorrere le lunghe distanze senza attese e ricerche di mezzi pubblici e privati per spostarsi.

Per razionalizzare il viaggio il consiglio che vi porgiamo è quello di avere già le idee chiare sul tragitto e dall’aeroporto, dopo il noleggio dell’autovettura, la prima tappa da non perdere è il parco nazionale di Pingvellir.

La bellezza del luogo rende perfettamente l’idea di una natura ancora selvaggia, atavica, intrisa di energie primordiali.
Le cascate, il verde dell’erba, le risorgive di acqua calda, ma soprattutto la possibilità di trovarsi sul luogo dove la faglia sotterranea americana incontra l’europa, il confine geologico tra i continenti, è concreta.

Islanda ha un sinonimo, un luogo comune che ovviamente non può essere ignorato: il geyser ed a poco più di un’ora di strada da Pingvellir s’incontra il re dei soffioni d’acqua bollente islandesi, il Geysir, con getti di decine di metri e temperature che arrivano alla bollitura, comunque quasi mai inferiori ai 70°.
Cercate una sorgente termale e rilassatevi negli effluvi dei vapori naturali.

Un primo giorno che vi appagherà immediatamente.

Secondo e terzo giorno

Sicuramente avrete progettato un viaggio in Islanda nel periodo tardo-primaverile se non addirittura estivo, quindi, per la sua posizione artica, le giornate inizieranno presto perché la luce, l’alba, non è altro che il proseguo ideale di una notte mai buia.

Quindi la cascata Skogafoss vi attende, così come gli oltre 400 gradini per salire sull’apice della montagna dalla quale nasce il salto forse più affascinante d’Islanda.

Rimanendo sulla costa potrete pernottare a Vik y Mirdal, rinomata per la sua spiaggia di sabbia nera vulcanica, un luogo ideale per trascorrere il pomeriggio ammirando i massi erranti vulcanici, il contrasto con le rosse colline adiacenti, la pace di un’oceano ricco di miti e di storie che potrete anche ascoltare dagli abitanti del villaggio, la sera, mangiando l’ottimo pesce locale.

Il mattino successivo, sulla stra ideale che vi consente il ritorno alla capitale, la tappa obbligata, il clou della giornata, è il promontorio di Dyrholaey, vicino a Vik, le falesie e gli archi di roccia sul mare, paesaggio ancora una volta fiabesco, epico, luogo perfetto per trascorrere una mattina tra silenzi, canti delle onde, grida degli uccelli marini per poi tornare verso la capitale e, perché no, viverla la notte, con la sua musica.
Siete nella patria di Bjork e Sigur Ròs, non dimenticatelo!

Scritto da Redazione Online

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