L’Isola di Caprera si trova in Sardegna, nell’Arcipelago della Maddalena, ed è un vero e proprio paradiso terrestre, come le altre isole che le sono vicino.
A renderla una meta ancora più unica, è il legame che l’isola ha con una delle figure più importanti della storia italiana: Giuseppe Garibaldi, che visse gli ultimi anni della sua vita proprio qui.
L’isola di Caprera, dove si trova la casa di Giuseppe Garibaldi
L’isola di Caprera è il luogo perfetto per trascorrere una vacanza all’insegna del relax, lasciando lontana la città frenetica.
E’ circondata da uno splendido mare cristallino, che ospita una ricchissima fauna marittima. L’intera isola è ammantata dalle tipiche verdi pinete sarde e dalla macchia mediterranea, fatta di erbe e profumi ineguagliabili, che garantiscono una pace dei sensi straordinaria.
Per chi ama fare passeggiate, ci sono diversi percorsi che si snodano all’interno della pineta: se percorrete la scalinata che porta al punto più alto di Caprera, riuscirete ad ammirare il monte Teialone.
Per gli amanti del relax sul mare invece, ci sono numeroso e affascinanti insenature rocciose. Le più famose sono quelle a sud, l’insenatura dei Due Mari e della Spiaggia del Relitto, entrambe presentano una costa sabbiosa, bagnata da un bellissimo mare turchese.
Spesso qui vengono organizzate piacevoli passeggiata a cavallo, per entrare in totale contatto con la natura circostante.
La casa di Giuseppe Garibaldi
Giuseppe Garibaldi è una figura chiave per la storia italiana, visto il suo contributo nell’unificare la nostra penisola.
Nel 1855, negli anni della sua vecchiaia, il condottiero acquistò metà dell’isola, facendola diventare una dimora secondaria, dove tornava per godersi il tranquillo paesaggio sardo.
Ad oggi è possibile visitare il Compendio Garibaldino, solamente in compagnia di una guida.
All’interno del giardino vi è appunto la casa dell’eroe italiano, conosciuta anche come la Casa Bianca. Subito appena si entra, si viene accolti da un ritratto di Garibaldi, una sedia a rotelle che gli era stata regalata dalla città di Milano una volta diventato infermo e una bandiera risalente ai tempi delle guerre in Perù.
La cucina era dotata di una pompa per l’acqua potabile, uno strumento di alta tecnologia per quegli anni. Nella sala da pranzo principale sono esposti oggetti di ogni genere, dai binocoli alla camicia rossa del generale.
L’ultima camera è certamente quella più suggestiva, ovvero la stanza da letto dove Garibaldi morì, rivolto verso la finestra affacciata sul mare che amava.
Nel giardino, infine, si trova il punto in cui venne sepolto, costituito da un semplice blocco di granito, assieme ad altri membri della famiglia.