Mare blu intenso, laghetti tanto verde e distese di sabbia: questa è l'isola di Mljet.
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I suoi scorci verdi e azzurri di natura incontaminata trattennero con le loro bellezze Ulisse, incantato dalla ninfa Calypso. In tempi contemporanei e fuori dal mito, l’isola di Mljet, nella regione della Dalmazia, è stata nel 2015 il set naturale del programma tv L’isola di Adamo ed Eva.
Ma quell’atmosfera da laguna blu è reale, e si può goderne in ognuno dei suoi aspetti, dai laghetti anche salmastri di un azzurro da cartolina alle dolci lingue sabbiose fin su ai boschi e alle parti più irte affacciate su calette che sono autentiche perle di natura.
Una delle spiagge più note dell’intera Croazia, nonché la sua baia sabbiosa più estesa, è qui: sull’isola di Mljet, chiamata anche Meleda.
E’ quella di Saplunara, un chilometro di sabbia al riparo dai grandi flussi turistici e in cui anche in piena estate è facile trovare il proprio posto al sole senza ritrovarsi gomito a gomito con altre persone. Le acque trasparenti di colore celeste sono fresche e rigeneranti, e la spiaggia è bordata in un orlo di pineta che sprigiona un inebriante profumo di resine.
Ancora sabbia nella pacifica baia Sutmiholjska, ottima per famiglie con bambini, e nella piccola Blace. Quest’ultima, in particolare, vanta le acque più tiepide di tutta l’isola in virtù di un’entrata a mare stretta che la rende una sorta di suggestiva – e temperata – piscina naturale frequentata anche da naturisti.
Per di più la si raggiunge con facilità e proprio vicino si trovano sia un parcheggio che un villaggio di pescatori, ogni giorno pronti a offrire il frutto ittico del loro lavoro.
Il resto è roccia anche impervia, con insenature che punteggiano tutto il periplo dell’isola ma anche i due laghi salmastri (Grande e Piccolo) che paiono davvero usciti da una storia di fate. Rocce terrazzate in corrispondenza dell’approdo di Sobra, ma anche a Pomena e Kozarica.
Nell’area compresa nel Parco Nazionale della Croazia, poi, si respira davvero l’autenticità di una natura intatta. Pristaniste è tra queste. Qui, nel cuore del Parco, le spiagge di scoglio sono il digradare a mare di un piccolo centro abitato da cui si parte per le escursioni ai Laghi salmastri.
Isola si sa, chiama imbarcazione. Sì ma da dove? E come raggiungere l’attracco più funzionale? Calma: prima c’è da arrivare in Croazia.
Quella marittima è la via mediamente più breve, con molte navi che incrociano le rotte dedicate dai porti di Ancona, Pescara, Bari in direzione Spalato o Dubrovnik.
Via terra invece bisogna passare da Trieste, superando il confine e percorrendo un tratto di Slovenia prima di raggiungere la Croazia e dunque le varie destinazioni.
Tra le opzioni, a seconda del luogo di partenza potrebbero essere da non sottovalutare i collegamenti aerei anche diretti per Zagabria, Spalato o Dubrovnik che durante l’estate moltiplicano la loro offerta.
Una volta lì, se da Dubrovnik si raggiunge l’isola di Mljet in catamarano, per chi abbia affrontato il viaggio con auto propria e intenda proseguire così forse è più utile il traghetto.
In quel caso la partenza è da Prapatno, sulla penisola di Peljesac che si trova nel sud della Dalmazia. In un’ora e mezzo circa di traversata si raggiunge il porto insulare di Sobra.
Una volta sull’isola dalle acque cristalline e sempre piuttosto fresche, anche nei mesi estivi, si dovrà tener conto che una parte del suo territorio è inserita nel Parco nazionale della Croazia: lì le auto sono off limits. Per chi abbia il suo alloggio all’interno del Parco vengono rilasciate autorizzazioni speciali per arrivare a destinazione e per ripartire, ma dentro i confini dell’area protetta su quattro ruote non si circola.