Nella contea di Kerry, a sud-ovest, nell'isola maggiore delle isole Blasket, la Great Blasket, si respira l'essenza dell'Irlanda
Great Blasket Island, Blasca Od Mór in Gaelico irlandese, la più grande di queste isole al largo della punta più occidentale della Penisola di Dingle, nel sud-ovest dell’Irlanda.
Un’atmosfera magica che avvolge la spiaggia White Strand, con la sua affascinante forma curva e l’aspetto caraibico.
L’isola degli scrittori, l’isola che ha un cuore in cui addentrarsi. Disabitato dagli anni Cinquanta il piccolo arcipelago è raggiungibile dal molo di Dùn Chaoin, nella contea di Kerry, spesso avvolto da una nebbia e famoso per la sua aria surreale.
L’isola Great Blasket rappresenta una destinazione suggestiva durante un viaggio in Irlanda, Isola di Smeraldo.
Si può raggiungere con un traghetto dal piccolo Dunquin Harbour in circa 20 minuti.
Al vostro arrivo vi troverete di fronte a paesaggi unici su di un isolotto roccioso abitato solamente da uccelli marini nelle scogliere, da pecore, conigli e lepri per i sentieri verdi. Vivamente consigliato guardare in acqua per poter assistere al meraviglioso spettacolo della fauna marina selvatica come squali elefante delfini, balenottere e orche di passaggio.
Durante la bella stagione si può vivere la straordinaria esperienza di fare il bagno con foche e delfini.
Si può esplorare l’isolotto con lunghissime passeggiate per i sentieri, sono consigliate scarpe comode o da trekking e vestiti impermeabili per le condizioni atmosferiche molto variabili, sempre da controllare prima di imbarcarsi. An Cro Mor il punto più alto della Great Blasket, con i suoi 292 metri di altezza, offre un paesaggio incontaminato spettacolare.
L’isola non dispone di strutture e facilitazioni è quindi necessario portarsi dei pasti al sacco e attrezzatura da campeggio, se si vuole restare oltre una escursione giornaliera.
La tradizione orale in gaelico irlandese, diventata poi letteratura in Inglese, racconta la storia di un’epoca lontana nel tempo, in cui l’isola contava una popolazione di almeno 200 abitanti. Le rovine del villaggio sono rimaste a testimoniare la vita degli isolani emigrati in seguito alle difficili condizioni di vita. Il libro di (An t-Oileánach) Tomás Ó Criothain The Islandman (An t-Oileánach) è un esempio di traduzione in inglese, di quella che viene considerata la forma più pura e poetica della lingua irlandese.
Tutti segni indelebili del modo di vivere della comunità dell’isola.