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All’interno della Laguna Veneta la destinazione più famosa è di certo Venezia, ma non tutti sanno che vi sono tante isole segrete che nascondono bellezze. Scopriamo, quindi, quali sono gli altri isolotti lontani dalle mete turistiche ma che meritano una visita.
Le isole segrete vicino Venezia
La Laguna di Venezia è ricca di isolette lontane dalle rotte turistiche, che celano luoghi incantevoli e pezzi importanti della storia della regione. Infatti, oltre alla bellissima città lagunare di Venezia, e le colorate Burano e Murano, poco distanti vi sono bellissime isole nascoste che attendono silenziose l’arrivo dei viaggiatori.
Sorprenderà sapere che la Laguna di Venezia conta un gran numero di isolette che costellano le acque, e che ospitano leggende di fantasmi e storie tutte da scoprire.
Vedremo, quindi, quali sono le isole che si celano all’ombra della ben più nota città di Venezia, tappe imperdibili di un viaggio nella laguna.
San Francesco del Deserto
Un’oasi di pace e tranquillità, l’isola di San Francesco del Deserto è situata tra Sant’Erasmo e Burano. A caratterizzare i quattro ettari dell’isola vi è un antico convento di frati minori, originariamente fondato dallo stesso San Francesco intorno al 1220.
Si narra che qui, al suo ritorno da un viaggio in Terra Santa, San Francesco venne accolto da una miriade di uccellini in festa che zittirono il loro canto al suonare delle preghiere del Santo.
Da non perdere, quindi, una visita al monastero, ancora oggi dimora dei monaci francescani. Da qui, inoltre, si gode di un’incredibile vista panoramica sull’isola di Burano.
San Giorgio in Alga
Anche nella splendida isola di San Giorgio in Alga, situata tra la Giudecca e Fusina, si erge un antico monastero. L’antico monastero benedettino risale al XI secolo mentre l’isola è stata per anni il luogo in cui ambasciatori e dignitari stranieri facevano sosta prima del loro ingresso a Venezia.
Sant’Angelo della Polvere
Anche nota come l’isola del peccato, Sant’Angelo della Polvere si estende tra Sacca Sessola e Fusina, presso la confluenza del canale di Freganzorzi nel canale Contorta Sant’Angelo.
Il curioso nome con cui è conosciuta l’isola racconta una storia interessante. Sant’Angelo della Polvere, infatti, era nota per un vecchio convento dalla dubbia moralità. Si racconta che i pescatori di ritorno verso casa dal mercato di Rialto usavano fermarsi qua e spendere parte dei propri guadagni intrattenendosi con le suore. Solamente nel 1500 le autorità veneziane, allertate dalle mogli dei pescatori, mandarono delle truppe per cacciare le suore promiscue, che furono poi portate nell’isola di Giudecca, più vicine alla città.
Poveglia
Nota come l’isola del male, Poveglia fu per lungo periodo una stazione di quarantena ma leggende e misteri avvolgono questo luogo. Pare, infatti, che i navigatori sentissero lamenti di ammalati già in prossimità delle sue sponde.