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Isole Shetland, caratteristiche
Per gli amanti della Scozia, coi suoi ricchi e splendidi paesaggi naturali mozzafiato, i castelli antichissimi e la sua peculiare storia, una visita alle Isole Shetland diventa una tappa improrogabile per vedere una faccia decisamente diversa e caratteristica.
Si tratta infatti di un arcipelago articolato in ben cento piccole isole e isolotti rocciosi frustati dalla furia degli elementi.
Proprio il forte vento fra tutti rende difficoltosa persino la navigazione per poterle raggiungere, trasformandole in una meta ardita per i viaggiatori più coraggiosi e disposti a tutto.
Il gioco vale comunque la candela nonostante il paesaggio apparentemente inospitale a causa di vento e freddo costante: queste isole regalano un assaggio della bellezza più incontaminata del mondo, grazie alla complessiva bassissima presenza di insediamenti e solo 24.000 abitanti complessivi.
Vi sono brughiere verdi, coste rocciose e colli dal pendio delicato. La vegetazione cresce bassa proprio perché incapace di sfidare la furia del vento, e la fauna locale conta numerosi esemplari di foche e pulcinella di mare.
Qui si respira a pieno l’aria della cultura vichinga prima ancora che di quella scozzese, in quanto gli abitanti tendono a riconoscersi più nei vicini territori della Norvegia: suonano il violino nella loro musica folk, il festival più importante è l’ Up Helly Aa che è una festa vichinga e si sentono differenze immediate anche solo nel loro dialetto.
Se si amano le mete insolite e fuori mano senza curarsi della complessità di un viaggio, questa è dunque la destinazione perfetta.
Isole Shetland, cosa vedere
Attrazioni naturali
A livello naturale le attrazioni imperdibili sono numerose, prima fra tutte la South Mainland, una penisola stretta e allungata immersa nel mare gelido per un’estensione di 40 km. Alterna paesaggi a scogliere frastagliate e sentieri che si snodano fra basse colline e piccole campagne coltivate: da visitare tutta, a partire da Sandwick con il torrione Broch Mousa fino a Bigton con le sue spiagge bianche e scogliere e Sumburgh Head dove avvistare le graziose pulcinella di mare.
Poco distante da Bigton sorge la piccolissima e deliziosa St. Ninian’s Isle, un’isoletta che può essere raggiunta durante la bassa marea percorrendo un sottile lembo di sabbia chiara.
Sadness Hill, sebbene non lasci ben sperare a giudicare dal nome, è invece un luogo magico da visitare: fra brughiere e piccoli laghi sorge questo luogo disabitato e incontaminato che è un insieme di piccole oasi, prati fertili, spiagge e scogliere.
Una visita ad Eshaness infine, è d’obbligo. Si tratta di uno dei punti più suggestivi della penisola del Northmavine, a nord della Mainland, ed è esattamente il prototipo di paesaggio dalle altissime scogliere rocciose, aspre e scure che ci si aspetta di trovare fra le isole Shetland.
Insediamenti moderni e archeologici
A livello di insediamenti umani, le isole hanno da dire la loro anche a discapito della scarsissima densità di abitanti. Sia con insediamenti del presente che testimonianze antichissime di costruzioni di elevato interesse archeologico.
Lerwick rappresenta l’insediamento più popoloso di tutto l’arcipelago, di cui ospita infatti gran parte della popolazione, quasi un terzo. È l’isola più grande, ed ospita diverse mete di interesse come Fort Charlotte, lo Shetland Museum, il Clickmin Broch, o il Böd di Gremista.
Da qui è possibile sposarsi alla vicina isola di Bressay da cui a sua volta si può raggiungere quella di Noss, celebre per l’allevamento caratteristico di pony.
In inverno, diventa il fulcro della splendida festa dell’Up Helly Aa.
A Voe invece è possibile trovare un minuscolo villaggio di pescatori, estremamente caratteristico nel suo grazioso insieme di casette di legno colorate affacciate sul mare.