Alla scoperta di Istanbul. La città dai mille volti e storie, a cavallo tra l’Asia e l’Europa può rivelarsi un’ottima scommessa per tutti coloro che sono appassionati della commistione fra diverse culture. Infatti, con i suoi innumerevoli natali, la città vanta un patrimonio quasi pari a quello della città eterna.
Non a caso Istanbul era anche stata ribattezzata come la Nuova Roma. Ecco una lista di cosa vedere e cosa evitare di fare nella città.
Alla scoperta di Instanbul
Ad aprire la lista ci pensano 2 luoghi dal forte valore religioso. Innanzitutto, la Basilica di Santa Sofia. Si tratta di un vero e proprio monumento alla storia cristiana nel territorio, ma a seguito della riaffermazione dell’Islam, la Basilica ha spesso cambiato volto, passando da luogo di culto per i cattolici a meta per fedeli musulmani.
Oggi, per volontà degli stessi governanti della città di Istanbul la basilica è riconosciuta come un museo. In effetti, il tesoretto di cui è fornita lascia ben intuire come la formula di ex luogo di culto-museo funzioni perfettamente. Si tratta di un ottimo primo piatto per tutti coloro che intendono visitare la città dai mille volti. Seconda posizione per la Moschea Blu. Con le sue 20.000 piastrelle di colore blu che decorano la cupola e le 260 finestrelle che rischiarano l’edificio, la struttura regala a tutti coloro che si trovano nelle sue vicinanze un gioco di luci impareggiabile, soprattutto se si guarda all’avvicinarsi del tramonto.
Guardando alla storia dell’impero ottomano, invece, i viaggiatori non possono perdersi il palazzo Topkapi. Infatti, per oltre 4 secoli l’edificio è stato il cuore del potere imperiale. Gli storici sono concordi nel ritenere che l’ubicazione del palazzo sul mare sia stata voluta sia per trasmettere anche architettonicamente l’imponenza dell’impero, sia per avere un ulteriore controllo sul mare.
Le altre cose da vedere della città
A completare l’elenco di potenziali punti d’interesse imperdibili per i viaggiatori ci pensano i musei della città, tra cui quello archeologico, ove è custodito il sarcofago di Alessandro Magno. Segue poi il ponte Galata, a cui si deve il pregio di rappresentare forse più di tutti gli altri luoghi presenti nella lista la dimensione multiculturale vissuta dalla città, sospesa tra Europa e Asia. Imperdibile anche la cisterna di Yerebatan, un luogo in grado di creare un’atmosfera quasi magica soprattutto al crepuscolo, quando la luce si perde nei riflessi dell’acqua della cisterna. Il risultato è uno spettacolo quasi fiabesco, che richiama molto alle classiche immagini che si hanno del “lontano Oriente”.
Per conoscere pienamente lo spirito di Istanbul, i turisti non devono perdersi anche la Chiesa di Chora, il Gran Bazar, la Moschea di Solimano il Magnifico, la torre di Galata, l’İstanbul Modern Sanat Müzesi e le isole dei principi.