L’ora dell’estate è ormai scoccata e la maggior parte degli italiani, in attesa delle ferie più lunghe, passano al mare i fine settimana.
Se volete rinunciare al traffico, alla conclusione e alle temperature elevate però, un’ottima idea può essere quella di percorrere un itinerario alternativo tra buon cibo e paesaggi mozzafiato. Stiamo parlando del Piemonte, e in particolare delle zone delle Langhe e del Monferrato, tra le province di Cuneo e Asti.
La bellezza delle colline e la bontà dei vini di queste zone ha fatto si che l’area è stata proposta per essere inserita nella lista del Patrimonio Mondiale dell’umanità dell’UNESCO insieme alle Cantine Storiche di Canelli, luogo principe del Moscato e dell’Asti Spumante, delle cattedrali del vino sotterranee. . Il prodotto principale per cui si distingue questa zona è il vino. Ciò si giustifica a causa della qualità del terreno della zona, composto da terreni calcareo marnosi che si adattano perfettamente alla coltivazione dei vitigni che danno poi vita al Barbera, al Nebbiolo, al Freisa, al Moscato e al Grignolino.
Per queste aree sono disponibili numerosi itinerari: enogastronomici, culturali o religiosi. Anzitutto la cosiddetta: “Strada del Barolo”, un percorso tra le colline della Langa del Barolo che porta i turisti tra le cantine produttrici e le aziende agricole assistere alla produzione del prodotto. L’itinerario è stato ideato nel 2006 dall’Unione di Comuni Colline di Langa e del Barolo e dall’Enoteca regionale del Barolo con l’appoggio della Regione Piemonte e del Distretto dei Vini Langhe Roero e Monferrato. Nella zona, inoltre, è possibile assaporare il famoso “Tartufo d’Alba”, ogni anno nel piccolo paese si tiene una fiera (tra Ottobre e Novembre) in cui è possibile assaggiarne diverse varianti.
Passando alle colline del Monferrato, invece, è possibile apprezzare bellissimi monumenti il Castello di Montemagno e i musei etnografici: di Cisterna, del Gesso di Montafia e Moncucco. In riva al fiume Bormide, a Sessame, sono disponibili escursioni nei parchi e riserve naturali nella Valle Sarmassa e nei boschi di Rocchetta Tanaro, qui è possibile osservare gli aironi in stormi.