Rione Campo Marzio conserva il nome che i romani hanno dato a tutta la zona tra le sette colline e il fiume. Significa Campo di Marte, il dio romano della guerra, perché l’esercito romano ha usato l’area per perforare le truppe.
Confina ad ovest sul fiume e sul Ponte, a sud di Sant ‘Eustachio, a est su Colonna e al nord sui muri di Roma.
Il simbolo del Rione Campo Marzio è una mezzaluna.
Il principale monumento romano di Campo Marzio è il Mausoleo di Augusto, la tomba del primo imperatore romano. Il diritto romano non ha consentito tombe e cimiteri entro i confini della città, ma al tempo di Augusto la zona era fuori dai confini.
C’erano altre tombe romane lungo Via Flaminia nell’odierna Piazza del Popolo: i loro resti sono ancora visibili nelle mappe del XVI secolo. Lo sviluppo della zona è associata con l’introduzione nel 1300 dei Giubilei o Anni Santi. Questi eventi hanno attirato masse di pellegrini che raggiungevano Roma via Ponte Milvio e Via Flaminia e arrivati in città attraverso Porta del Popolo. Nei primi anni del XVI secolo, due papi Medici (Leone X e Clemente VII) hanno aperto le due strade (Via di Ripetta e Via del Babuino), che insieme a Via del Corso compongono il tridente con le tre strade in partenza dallo stesso punto, dove al alla fine dello stesso secolo papa Sisto V trova un gigantesco obelisco.
Mentre queste strade avevano una direzione nord-sud di una nuova strada, Via Trinitatis (oggi Via de ‘Condotti) aveva previsto un collegamento est-ovest, collegando l’area nei pressi di Porto di Ripetta con Trinità de’ Monti.