Il quartiere La Confluence di Lione è uno dei luoghi più interessanti della città. Nell’estremo sud della presqu’île di Lione, nel punto dove due fiumi confluiscono, si trova un quartiere innovativo. Un tempo pieno di fabbriche, oggi La Confluence punta ad essere uno dei posti più all’avanguardia della città.
La Confluence, Lione
Nel punto in cui i fiumi del Saona e del Rodano si incontrano, nasce il quartiere che punta a diventare un’icona dell’arte, dell’architettura e delle avanguardie: La Confluence. Il quartiere prende nome dalla sua vicinanza al punto in cui i due fiumi si incontrano, ed è situato tra Perrache e Sainte-Blandine.
In passato, il quartiere è sempre stato adibito ad attività industriali, portuali e ad area per il mercato all’ingrosso.
Tuttavia, di recente, il progetto di urbanizzazione a lungo termine, ha stravolto completamente il suo aspetto.
Il quartiere è diventato un punto vibrante di Lione, dove poter passeggiare in tranquillità, fare shopping, o immergersi nella cultura e nell’arte. Con il Musée des Confluences e le originali costruzioni architettoniche, oggi il quartiere è diventato simbolo del dinamismo di una città che unisce tradizione e modernità.
Fino a poco tempo fa, la galleria di Verney Carron era situata vicino agli edifici più neutri del quartiere.
Oggi, al contrario, quelle costruzioni grigie sono state trasformate in coloratissimi edifici nel Quai Rambaud. Questo vecchio molo sul lungofiume, infatti, oggi è pieno di cubi colorati tra cui passeggiare in tranquillità.
In più, per la costruzione delle abitazioni, si è puntato molto sull’architettura moderna e l’applicazione di norme, soprattutto energetiche, che hanno fatto di questo quartiere uno dei più ecologici di Lione.
Cosa vedere: tutte le attrazioni
Per questo ambizioso progetto di riqualifica sono stati interpellati architetti e paesaggisti rinomati, famosi in tutto il mondo. Tra le attrazioni da non perdere nel quartiere, c’è il Musée des Confluences e le Cube orange, i padiglioni dei Salins du Midi, il fulcro delle attività commerciali e degli svaghi.
Per chi desidera un po’ di relax, il gigantesco parco della Saône – o parco de la Confluence è il polmone verde della presqu’île, luogo ideale per immergersi nella natura. Altri luoghi molto interessanti sono il giardino d’Erevan e il giardino acquatico Jean Couty.
Il Pavillon des Salines, un edificio fluorescente disegnato dallo studio Jakob + McFarlane, è una struttura molto interessante. Presenta, infatti, un grande buco nell’angolo della costruzione. Non si tratta una rifinitura estetica, ma una soluzione per raffreddare l’edificio.
La Sucrerie, invece, è una vecchia raffineria costruita intorno agli anni 30. Oggi la struttura è stata riconvertita in un enorme spazio d’arte che tutt’oggi conserva molte delle caratteristiche della struttura originaria.
Qui, in più, vengono esposte alcune delle opere degli artisti della Biennale d’Arte di Lione. Ogni due anni, in occasione dell’evento, la facciata cambia colori e disegni. La Sucrerie è senz’altro un luogo dove regna la creatività, con mostre, concerti e spettacoli.
Il Dark Point è un edificio moderno ideato dal gruppo Odile Decq. Il Musees de Confluences di Lione, infine, presenta una struttura che sembra quasi ispirarsi ad un Guggenheim. La sua originale forma rievoca una nuvola che atterra sulla terra.
La struttura è stata creata dal prestigioso studio Coop-Himmelblau.