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Nel nord ovest della Sardegna si trova uno dei luoghi più spettacolari: non solo di tutta la regione ma di tutto il mondo. Si tratta della spiaggia La Pelosa di Stintino, borgo sito in un omonimo lembo di terra che si incunea tra due mari.
Vediamo dove si trova la famosa spiaggia La Pelosa di Stintino.
La zona ovest della stessa, a partire da Capo Falcone fino a Cala del Vapore, presenta una costa molto frastagliata e rocciosa, con alcune calette di ciottoli e ghiaia quali quella pittoresca di Coscia di Donna.
A est, affacciate sul cosiddetto “mare di dentro“, si susseguono invece spiagge basse. Come quella di Ezzi Mannu fatta di polvere di quarzo, la luminosa spiaggia delle Saline sita accanto alle rovine duecentesche di antiche tonnare e alla Torre del XVI, fino ad arrivare al vero gioiello di Stintino.
La spettacolare spiaggia La Pelosa, splendidamente affacciata sul Golfo dell’Asinara, simbolo con cui si identifica Stintino a livello internazionale.
Spiaggia La Pelosa Stintino: dove si trova
La spiaggia La Pelosa sorge a 2 km da Stintino, in una posizione geografica invidiabile. Si trova infatti ai piedi di Capo Falcone e davanti all’isola dell’Asinara.
La sabbia è bianca, molto fine e morbida, tanto da sembrare come l’ovatta al tatto.
Il mare che la bagna è poi talmente trasparente e cristallino da rivelare chiaramente soffici fondali sabbiosi.
Chiunque si fermi in questo paradiso terrestre, avrà l’impressione di trovarsi su un lido esotico. In realtà pesci tropicali non ne nuotano nel mare e la vegetazione è composta da una profumatissima macchia mediterranea. In particolare ginepri, essenziale per proteggere la presenza della stessa sabbia sulla spiaggia.
La spiaggia La Pelosa di Stintino è dunque perfetta per le famiglie ma anche per gli amanti delle immersioni, essendo il mare sempre calmo grazie alla protezione non solo dell’Isola dell’Asinara, dell’isola Piana e di Capo Falcone. Su questo promontorio selvaggio, sorvolato dal falco pellegrino, si trova l’omonima torre di metà ‘500 raggiungibile percorrendo un suggestivo sentiero, immergendosi nella fitta macchia mediterranea.
L’Asinara è da molti definita la terra del diavolo e non si fa fatica a capirne il perché. In uno scenario da favola sono stati creati i campi di prigionia per soldati austro-ungarico nel corso del primo conflitto mondiale. Ha ospitato anche una sorta di lazzaretto per tenere in quarantena i malati di tubercolosi, senza dimenticare il carcere di massima sicurezza dove sono stati detenuti pericolosi criminali.
Chiunque trascorra una giornata sulla spiaggia La Pelosa non deve però mancare una visita sull’isola dell’Asinara, rimasta pressoché intatta negli anni: qui è preservata una preziosa fauna selvatica rappresentata soprattutto dall’asino bianco albino.
Le isole antistanti la spiaggia La Pelosa Stintino
Il nome della spiaggia più famosa di Stintino deriva da una torre aragonese eretta nel 1578. Dall’alto dei suoi quasi 10 metri di altezza, domina l’Isola della Pelosa sita proprio davanti all’omonima spiaggia. In passato dalla cima di questa costruzione cilindrica si avvistavano i pirati intenti a saccheggiare l’isola oppure si controllavano i traffici commerciali.
Chiunque può raggiungere questa piccola porzione di terra emergente dalle acque turchesi del golfo. Basta passare per l’adiacente arenile della Pelosetta e camminare nei bassi fondali.
Poco oltre si distingue l’Isola Piana, il cui nome giustifica la sua conformazione completamente pianeggiante: un tempo gli allevatori locali vi trasportavano animali, facendoli camminare nelle basse acque, trainati opportunamente dalle barche dei pescatori.
Oggi sull’isola c’è solo un’altra costruzione aragonese chiamata Torre della Finanza, costruita tra il 1525 e il 1531, nei pressi della quale sono ancora visibili i resti di una salina realizzata nel XIII secolo dai monaci della chiesa di Santa Maria di Tergu.
Spiaggia La Pelosa a pagamento
La spiaggia La Pelosa di Stintino è da sempre presa d’assalto da molti turisti. Proprio per questo motivo verranno attuati dei cambiamenti.
Da giugno a settembre 2020, probabilmente, per salvaguardare La Pelosa dall’erosione naturale causata dalla forte presenza dei bagnanti, l’ingresso sarà limitato a 1500 persone al giorno. Inoltre, si dovrà pagare un ticket di circa 3,50 euro a persona, esclusi i bambini fino ai 12 anni, per sostare in spiaggia dalle 08.00 alle 18.00.
Al momento del pagamento del ticket, verrà dato un braccialetto colorato biodegradabile. Il colore del bracciale cambierà di giorno in giorno, in modo tale che non possano esserci fraintendimenti.