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Un patrimonio termale di grande valore
Le terme di Castellammare di Stabia, costruite nel 1836, hanno rappresentato per decenni un punto di riferimento nel panorama del benessere in Campania. Queste strutture non solo offrivano trattamenti terapeutici, ma erano anche un luogo di incontro culturale e sociale.
Fino alla loro chiusura nel 2015, le terme erano famose per le loro acque minerali, considerate tra le migliori d’Europa. La loro storia inizia nel 1787, quando il re Ferdinando I di Borbone commissionò delle analisi scientifiche che rivelarono l’eccellenza delle acque termali locali.
Le acque minerali: un tesoro naturale
Le terme di Castellammare vantavano ben 28 fonti minerali, ognuna con proprietà uniche. Le acque solforose, bicarbonato-calciche e medio minerali erano utilizzate per trattare una vasta gamma di patologie. I medici dell’epoca, come Domenico Cotugno e Giuseppe Vairo, confermarono l’efficacia di queste acque, paragonandole favorevolmente a quelle delle famose spa belghe.
La cura idropinica, ovvero l’assunzione regolare di queste acque, era raccomandata per i suoi molteplici benefici terapeutici.
Un centro di benessere all’avanguardia
Nel 1964, venne inaugurato un nuovo stabilimento, le Nuove Terme di Stabia, che si sviluppava su tre piani e includeva un moderno centro benessere. Questo stabilimento offriva una vasta gamma di servizi, tra cui vasche idromassaggio, saune termali e trattamenti specializzati per diverse patologie. Nonostante i progetti di ristrutturazione e valorizzazione del patrimonio termale, oggi le terme versano in uno stato di abbandono, lasciando i visitatori con la nostalgia di un passato ricco di storia e benessere.