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La regione della Valle d’Aosta è la destinazione ideale per godersi una vacanza d’inverno, e una tappa imperdibile è il Lago Blu di Cervinia. Uno specchio d’acqua rilassante e magico, immerso nella natura e circondato da alti monti che danno vita ad un paesaggio mozzafiato.
Lago Blu di Cervinia d’inverno
Per una gita fuori porta in montagna, la location è tutto, e uno dei luoghi più affascinanti e romantici da non perdere è il Lago Blu di Cervinia.
Il Lago Blu, o lago Layet, è un lago con origine da sbarramento che si trova poco sotto Breuil-Cervinia, in Valle d’Aosta.
Il lago riflette un paesaggio spettacolare, dominato dalle cime delle montagne.
Una volta giunti a destinazione non si può che rimanere meravigliati dalla bellezza della natura.
Il nome del lago deriva dalla particolare colorazione delle sue acque. Questa è dovuta da un’alga sul fondo che riflettono splendide sfumature.
Durante l’inverno il paesaggio è innevato, e crea un meraviglioso contrasto di colori che lo rende ancora più romantico.
Ma vediamo come arrivare al lago e quali sono le storie e le leggende che si raccontano attorno al lago.
Come arrivare
Il lago può essere raggiunto con una breve e rilassante passeggiata nella natura. L’escursione al Lago Blu di Cervinia è semplice e adatta a grandi e piccini.
Si procede seguendo un sentiero ben tracciato, privo di tratti esposti o particolarmente pericolosi. Per raggiungerlo bisogna imboccare la strada regionale che sale da Valtournenche, poco prima della galleria che si immette verso Cervinia.
È possibile parcheggiare l’auto nei pressi degli hotel che affacciano sulla strada e da lì raggiungere in circa 15 minuti lo Specchio del Cervino.
Leggenda
Il fascino del lago è dovuto anche ai misteri e alle leggende legate a questo splendido paesaggio.
Si dice che nel luogo dove sorge il lago, un tempo si trovasse una piccola casa abitata da una famiglia di pastori non molto accoglienti e caritatevoli.
Un giorno, alla loro porta bussò un pellegrino affamato e infreddolito. La moglie del pastore andò ad aprire la porta e, alla richiesta del pellegrino di avere qualcosa da mangiare, la donna rispose no.
Il più piccino dei figli, scosso dal comportamento della madre e dispiaciuto per il povero mendicante affamato, gli diede una scodella con il suo latte. Tuttavia, i genitori glielo impedirono chiudendo la porta in faccia al pellegrino che andò via mormorando oscure parole.
Per il suo comportamento disobbediente il piccolo fu punito dai genitori che lo mandarono da solo nel bosco di sera a raccogliere la legna. Però, una volta tornato indietro non trovò più la sua casa. Infatti, al suo posto era comparso per magia un lago che aveva inghiottito tutta la sua famiglia.
Da allora, i discendenti del pastorello che si stabilirono intorno a lago, ricordando questa triste storia, si mostrarono sempre accoglienti verso chi bussava alla loro porta.