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Il più grande capolavoro di land art da vedere in Italia si trova in Sicilia. Durante una vacanza nella splendida isola, è interessante ammirare il capolavoro dell’artista Alberto Burri, che celebra la memoria della città di Gibellina.
Land art in Sicilia
La land art è un consente di creare un meraviglioso incontro tra le creazioni artistiche e il territorio naturale. In Italia si trovano molte opere che appartengono a questa categoria, delle quali la più grande si può ammirare durante una vacanza in Sicilia. Si tratta di un autentico capolavoro, che crea uno spettacolo decisamente suggestivo. L’opera dell’artista Alberto Burri si trova presso il luogo in cui sorgeva la città di Gibellina.
Il capolavoro ha lo scopo di celebrare la memoria del posto, dando nuova vita al terreno sul quale si trova la sua creazione artistica. Prima di partire per il prossimo viaggio sull’isola, è interessante avere tutte le informazioni che riguardano il Cretto di Gibellina.
Il Cretto di Gibellina
Il Grande Cretto di Alberto Burri si estende per 80 mila metri quadrati ed è costituito da cemento bianco e un insieme di detriti. Si tratta di una sorta di cartina geografica, che grazie alla maestria dell’artista celebra la storia della città di Gibellina. Il capolavoro di Burri sorge infatti esattamente nel luogo in cui un tempo si trovava la città distrutta dal sisma del 15 gennaio 1968. La bellezza dell’opera di land art si può notare già in lontananza, attraversando la strada che si trova tra le colline della provincia di Trapani. L’intento che si può notare dietro la scelta dell’utilizzo delle macerie della città è quello commemorativo. Si tratta di una decisione presa dall’artista per celebrare la città siciliana scomparsa. L’opera di Burri esprime con grande delicatezza la sua attenzione per il territorio e la sua devozione per l’arte. Si tratta di un capolavoro decisamente interessante da ammirare, sia in lontananza che visitando il sito in cui l’opera sorge.
Storia del Grande Cretto
Alberto Burri era un celebre artista, noto per aver installato i suoi bellissimi Cretti presso i musei di Capodimonte e nella città di Los Angeles. Durante il 1989 i lavori che dovevano condurre verso la creazione della sua opera in Sicilia furono interrotti, per riprendere durante il 2015. I lavori furono ultimati in seguito alla scomparsa dell’autore dell’opera, avvenuta durante il 1995. Visitando il Grande Cretto si può percorrere lo scheletro di quella che era la struttura urbanistica del borgo di Gibellina. Si tratta di un’esperienza decisamente emozionante, che permette di celebrare la memoria del paesino siciliano. Durante l’anno 2019 è stato inaugurato il Museo del Grande Cretto di Gibellina, che si trova presso la Chiesa di Santa Caterina. L’unico edificio rimasto in piedi in seguito al sisma oggi ospita un’esposizione che racconta la storia del borgo e dell’opera.