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Le Langhe sono un meraviglioso territorio collinare del basso Piemonte che dal 2014 è stato riconosciuto, insieme anche ai paesaggi vitivinicoli di Roero e Monferrato, Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO. I paesaggi mozzafiato sono dominati da ordinatissime vigne e costellati di antichi borghi pittoreschi, molti dei quali presentano un proprio castello che domina sulla valle.
Le colline delle Langhe sono quindi una meta turistica perfetta per un viaggio diverso dal solito, che permetterà ai visitatori di scoprire un paesaggio culturale italiano di eccezionale bellezza.
Langhe: cosa vedere in 3 giorni – Esperienze da non perdere
Degustazione vini tra le colline
La produzione di vino è innegabilmente al centro della cultura langarola; il paesaggio collinare è infatti ricoperto da sterminate distese di filari che formano, sui versanti più luminosi, pattern geometrici estremamente suggestivi.
In queste zone quindi è possibile trovare davvero tantissime cantine che offrono degustazioni e visite guidate alla scoperta dei vigneti e delle storie, anche molto antiche, dei fondatori e delle loro tecniche di produzione.
Non è dunque concepibile visitare le Langhe senza una degustazione dei suoi vini più famosi, come Barolo, Barbera, Dolcetto d’Alba o Nebbiolo (e molti altri). Queste terre sono infatti caratterizzate da una tradizione storica antica legata alla coltura della vite e a una vera e propria “cultura del vino”, profondamente radicata nella comunità.
Barolo e il WiMu: Museo del vino
Uno dei paesini delle Langhe più conosciuti è sicuramente Barolo, comune che ha dato il nome ad uno dei vini più pregiati d’Italia. Si tratta di un paese pieno di storia e cultura che, nonostante le piccole dimensioni, ospita durante l’anno molte sagre ed eventi anche molti rinomati. Tra questi spicca il Festival di Collisioni, un festival musicale e letterario che si tiene nei mesi di giugno e luglio e che ospita ogni anno artisti e scrittori di fama mondiale.
Il paese è dominato dal Castello di Barolo, risalente al X secolo, che nacque con funzione militare, per diventare poi residenza, collegio e infine museo. Oggi esso ospita infatti il WiMu, ovvero il Wine Museum, uno dei più innovativi musei dei vino d’Italia. Il museo si sviluppa su più piani, ognuno dei quali offre un viaggio alla scoperta del vino nella storia e nelle arti, nei miti universali e nelle tradizioni locali.
Torre di Barbaresco
Uno dei borghi più caratteristici e suggestivi delle Langhe è Barbaresco, la cui torre domina dall’alto della sua collina. La Torre di Barbaresco offre infatti un punto panoramico perfetto per ammirare la maestosità delle Langhe che si distendono tutto intorno. E’ inoltre possibile visitare la torre stessa, all’interno della quale i visitatori troveranno diverse installazioni per conoscere di più sulla storia della Torre, del paesino di Barbaresco e del suo omonimo vino. Negli spazi interni vengono anche allestite regolarmente mostre ed esibizioni artistiche.
Ai piedi della torre si può accedere anche ad un meraviglioso bistrot con tavoli all’aperto su di una terrazza panoramica. Qui sarà possibile assaggiare numerose specialità e vini tipici della zona, come vitello tonnato, carne cruda alla piemontese e ravioli al plin.
Langhe: cosa vedere in 3 giorni – Istallazioni artistiche
Le panchine giganti
Nel territorio delle Langhe, sparse in alcuni dei punti panoramici più suggestivi, è possibile trovare delle panchine colorate giganti, alte circa 2 metri. Queste fanno parte del progetto Big Bench, ideato da un architetto americano, Chris Bangle che dal 2009 vive a Clavesana, un piccolo centro delle Langhe in provincia di Cuneo.
L’intenzione dell’architetto è di permettere agli adulti di rilassarsi e godere del maestoso paesaggio seduti su queste panchine decisamente fuori misura. Esse permettono di ritornare un po’ bambini, quando ancora, seduti sulle panchine, si lasciavano le gambe a penzoloni. Il messaggio che Bangle cerca di trasmettere è quindi un’idea di collettività, unione e condivisione di fronte alla meraviglia dei paesaggi della Langa.
La vigna dei pastelli di Coazzolo
Coazzolo è un altro piccolo comune incastonato tra le colline e i vigneti delle Langhe, in provincia di Asti. Recentemente è diventato uno dei borghi più amati dai turisti grazie ad una rivalutazione del territorio che ha portato il comune ad inserire nel proprio paesaggio numerosi spunti contemporanei che hanno conquistato i visitatori.
In questo borgo è infatti possibile ammirare e salire su una delle famose Panchine Giganti del progetto Big Bench, situata a inizio paese, e la Chiesetta della Beata Maria Vergine del Carmine, ridipinta dall’artista britannico David Tremlett con la tecnica del Wall Drawing. Inoltre, davanti alla chiesa, una piccola insegna suggerisce ai turisti di proseguire in direzione della Vigna dei Pastelli di Coazzolo, più in alto sulla collina. Si tratta di una particolare installazione artistica che vede la presenza di enormi matite e pastelli colorati al posto dei dei pali di legno all’estremità dei filari delle viti.
In questa vigna l’ingresso è gratuito e qui ci si può fermare per ammirare il paesaggio mozzafiato che si estende tutto intorno.