Ecco cosa fare a Ronda, una splendida città della regione spagnola dell'Andalusia con imponenti rovine storiche e panorami mozzafiato.
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Ronda è uno dei bellissimi “Pueblos Blancos” della regione meridionale spagnola dell’Andalusia. Pur essendo una città relativamente piccola, sta rapidamente crescendo in popolarità tra i turisti.
Questo grazie ai suoi paesaggi mozzafiato, come la gola di 100 metri e la splendida campagna circostante.
Tuttavia, ha anche una ricca storia di dominazione moresca e cristiana, che lascia molto da scoprire.
Il Puente Nuevo è la cosa più importante da fare a Ronda e l’icona della città.
Questo ponte del XVIII secolo, il più “nuovo” dei tre, si erge sulla gola del Tajo, profonda 100 metri. Questa gola ospita anche il possente fiume Guadelevín, che divide la città.
Il motivo principale per cui visitare Puente Nuevo è la vista spettacolare. Tuttavia, sopra l’arco centrale del ponte, si trova anche una solida colonna che in passato è stata utilizzata come prigione! Oggi è possibile visitare queste camere per una piccola mostra.
Proprio accanto a una delle pareti rocciose, sulle sporgenze della gola del Tajo, si trovano i Jardines de Cuenca (Giardini di Cuenca). I giardini sono stati dedicati alla città gemella di Ronda, Cuenca, dal momento che entrambe condividono le stesse caratteristiche geografiche. Passeggiate attraverso gli splendidi giardini di rose, ammirando le fantastiche viste dei tre ponti e della valle sottostante.
Proprio accanto ai Jardines de Cuenca si trova l’Arco de Felipe V, un arco in pietra che fa parte delle mura della città di Ronda, in Spagna. Da qui si passa al quartiere La Ciudad, la parte più bella della città che offre una vista impressionante sul paesaggio circostante.
Sull’altro versante della scogliera, di fronte ai Jardines de Cuenca, si trova una splendida casa che domina la valle: la Casa del Re Moro. Scoprite il parco circostante, costituito da giardini pensili con un paio di fontane.
Nascosto in un altro edificio che domina la valle, si trova un palazzo e un giardino moresco. Secondo la leggenda, questo edificio fu la residenza del re Abomelic, figlio del sultano del Marocco Abul Asan. Fu anche il re che costruì la miniera d’acqua sotterranea.
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