L'isola di Murano offre numerose esperienze e luoghi da esplorare. Ecco una panoramica delle migliori cose da vedere!
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Tra tutte le isole della laguna di Venezia, Murano è una delle più conosciute ed è ricca di cose da vedere. La sua storia di lavorazione artigianale del vetro risale a secoli fa e ancora oggi il vetro di Murano è venerato in tutto il mondo.
Anche al di là di questo, l’isola offre numerose esperienze e luoghi da esplorare. Ecco una panoramica di alcuni dei migliori.
Precedentemente un palazzo del XVII secolo, il Vetro è stato convertito in museo nel 1861 e oggi è un monumento alla storia dell’arte vetraria di Murano.
Quando la produzione raggiunse l’apice alla fine del XIX secolo, gli artigiani locali donarono al museo una grande quantità di opere, e oggi il museo possiede una collezione molto ampia che ripercorre la storia dell’artigianato attraverso le generazioni.
L’industria vetraria di Murano non è consegnata agli annali della storia, ma è ancora molto viva e Mazzega ne è il centro. Mazzega IVR ha cambiato completamente la tecnica negli anni ’50 e ha stabilito lo standard non solo a Murano, ma anche oltre. È possibile visitare lo showroom, con 11 sottosezioni che espongono i vetri prodotti nella fabbrica, e imparare di più sulle tecniche impiegate da una guida esperta.
Camminare tra i musei e le altre attrazioni può essere faticoso, e il B Restaurant alla Vecchia Pescheria lo sa bene. Il ristorante offre un’esperienza culinaria flessibile; sia che abbiate voglia di un aperitivo veloce o di un pasto completo, siete coperti con un ottimo menu di pesce locale. Inoltre, si trova vicino a una fornace di vetro con una splendida vista sul Rio dei Vetrai, dove vivono molti degli artigiani e una delle perle nascoste di Venezia.
Come il resto di Venezia, anche Murano è ricca di architetture interessanti, che attraversano le varie epoche della vita della città. La Basilica di Santa Maria e San Donato fu costruita originariamente nel VII secolo, prima di essere ricostruita più volte nel corso dei secoli. Nella sua veste attuale, è dedicata a Santa Maria e a San Donato, e le reliquie di quest’ultimo si trovano dietro l’altare. In realtà, le ossa appartenevano probabilmente a un grande plesiosauro.
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