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Le fontane più belle di Roma sono innumerevoli. Roma è una città di fontane e dietro ogni angolo si nascondono magnifici monumenti alla potenza dell’acqua. Le enormi dimensioni dell’antica metropoli sono state rese possibili solo grazie alla serie di acquedotti che portavano grandi quantità d’acqua dalla campagna circostante.
La straordinaria rinascita della città nel XVI e XVII secolo è stata in gran parte dovuta al ripristino delle antiche forniture d’acqua dopo secoli di danni e incuria. Di conseguenza, l’epoca barocca è stata un’età d’oro per le fontane nella Città Eterna, e molti dei monumenti più memorabili della città sono nati per alimentare l’insaziabile appetito liquido di Roma.
Le fontane più belle di Roma: la classifica
Fontana di Trevi
Immediatamente riconoscibile e in cima alla lista delle attrazioni imperdibili di Roma, l’iconica Fontana di Trevi è un impressionante capolavoro di scultura barocca. Sebbene la fontana sia stata costruita nel XVIII secolo, il sito è da sempre legato all’acqua.
L’Aqua Virgo, costruita nel 19 a.C., era una delle più importanti riserve d’acqua della città antica. Danneggiato dagli invasori gotici nel VI secolo, il declino dell’acquedotto rispecchia quello della città stessa.
Fontana dei Quattro Fiumi
Non c’è nessun altro posto al mondo come la straordinaria Piazza Navona. Il più grande spazio pubblico di Roma, un tempo antico ippodromo trasformato in un emozionante teatro di strada, la piazza è dominata dalle opere dei due geni del barocco italiano. La fiammeggiante chiesa di Sant’Agnese in Agone fu progettata da Francesco Borromini, mentre la spettacolare Fontana dei Quattro Fiumi fu realizzata dal suo rivale Gianlorenzo Bernini.
Commissionata da Papa Innocenzo IX Pamphilj come parte del tentativo della famiglia di trasformare la piazza in un epico monumento a se stessa, la fontana sbalorditiva del Bernini è forse il monumento barocco per eccellenza.
Fontana delle Tartarughe
Il fulcro della piazza è la meravigliosa Fontana delle Tartarughe. Progettata da Giacomo della Porta ed eseguita da Taddei Landini, l’insieme di giovani sinuosi e delfini fu costruito, secondo una leggenda popolare e fittizia, in una sola notte nel 1585.
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