Le location di Blonde raccontano la vita di Marilyn Monroe, seppur basata sul romanzo di Joyce Oates. Alcune vicende, infatti, non sono realmente accadute, ma nel complesso possiamo percepire in modo quasi viscerale la sofferenza di una donna costantemente incompresa, usata e vista in modo errato.
La protagonista, interpretata dalla bravissima Ana de Armas, ci mostra la sua infanzia, i suoi successi, le delusioni e le paure pronte ad attanagliarla senza alcuna pietà. Gli applausi si trasformano in un suono angosciante e asfissiante, i fan assumono le sembianze di creature affamate e i film sono veleno e antidoto al tempo stesso.
Blonde mostra le sfumature più intime e complesse di una celebrità che abbiamo sempre visto esclusivamente per come veniva etichettata: l’icona della sensualità.
Se molte vicende non sono realmente accadute, riusciamo comunque a renderci conto di non prestare mai attenzione alla sofferenza intrinseca presente in alcuni personaggi.
Secondo la concezione di alcune persone, le celebrità sono destinate ad essere felici e a non provare alcun tipo di malessere solo perché famose. Senza ulteriori fronzoli, vediamo dove è stato girato questo meraviglioso ma contorto film.
Le location di Blonde
Contea di Los Angeles, California
Le location principali si trovano nei Warner Bros.
Studios al 4000 di Warner Boulevard a Burbank e il Fox Studio Lot al 10201 di West Pico Boulevard.
Tutte queste location si trovano a Los Angeles e molti di questi studi vantano ben 37 diversi palcoscenici di circa 32.000 metri quadrati. Sono presenti anche dei set esterni.
La scena sulla spiaggia è stata registrata a Malibu, mentre la scena della prima di Gentlemen Prefer Blondes è stata registrata vicino al Los Angeles Theatre.
Tuttavia, la scena della morte è stata registrata nella stessa abitazione in cui fu trovata Marilyn Monroe, ergo Norma Jeane. Ana de Armas è stata filmata sullo stesso letto in cui fu trovato il corpo della povera donna. Un’esperienza a cui la stessa attrice ha stentato a credere.
“Era con me, ed era bellissimo. Credo che fosse felice… C’era qualcosa nell’aria, e credo che approvasse quello che stavamo facendo”.
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