Tutte le informazioni per conoscere le leggende sul Castello di Lagopesole.
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Sul Castello di Lagopesole aleggiano diverse leggende. Conoscerle prima di visitare questo luogo fantastico è molto interessante per apprezzarlo a pieno e godere della sua bellezza.
Il Castello di Lagopesole è una delle attrattive più interessanti da visitare, durante un viaggio in Basilicata.
L’edificio si trova all’interno del territorio di Lagopesole, una bellissima frazione del borgo di Avigliano. Questo luogo fa capo all’area della provincia di Potenza ed è uno dei più noti all’interno del contesto della regione. La storia della struttura è legata a quella della figura di Elena Ducas, moglie del famoso Manfredi e dunque nuora di Federico II di Svevia.
Sul bellissimo castello aleggiano numerose leggende, che gli donano un fascino irresistibile. L’alone di mistero che avvolge le mura della fortezza è legato alle note figure di Manfredi ed Elena. Prima di organizzare un bellissimo viaggio nei dintorni di Potenza, è interessante conoscere le vicende fantastiche che si raccontano a proposito del misterioso Castello di Lagopesole.
Secondo voci e leggende, appena cala il sole sul borgo di Lagopesole si vede distintamente la sagoma appartenente a Elena Ducas. Le credenze popolari vedono la sua figura che si affaccia da una finestra del castello, restando nascosta dietro spesse tende. La donna vestita di bianco tiene una lanterna accesa in mano. Un altro particolare legato alla figura femminile si trova nel suo sguardo, che appare fermo e costantemente rivolto verso l’orizzonte. Un’altra leggenda afferma che si vede sovente anche la figura di Manfredi. Lo sposo di Elena appare avvolto da un ampio manto verde, nell’atto di cavalcare uno splendido cavallo bianco. La figura si aggira, secondo le narrazioni, tra i sentieri della campagna intorno al borgo. La motivazione del suo continuo galoppo è la ricerca della sua amatissima moglie. La conclusione della leggenda è decisamente tragica. Elena e Manfredi sono infatti costretti a restare separati e a non riuscire a incontrarsi.
Il Castello fu ampliato per volere di Federico II di Svevia durante il 1242. Costruito su un’antica roccaforte normanna, lo splendido edificio in pietra appare ancora oggi in tutto il suo fascino. Nell’ambito delle reali vicende storiche si ricorda il lungo soggiorno nella fortezza di Elena. In seguito alla morte del marito Manfredi, la donna fu forzatamente condotta presso il castello e venne imprigionata da Carlo d’Angiò. Per la disperazione, la donna si lasciò morire di stenti. Per questa ragione le leggende riconducono alla disperata storia d’amore, che non ha una lieta conclusione neppure nella fantasia delle leggende popolari.