Leopoli, Ucraina: storia e cosa vedere

Una storia molto complessa è quella della città di Leopoli, in Ucraina, che ha interessato anche l'Italia.

Leopoli, in Ucraina, è una città che ha avuto una storia contorta e controversa, con pagine particolarmente oscure e di conflitti. Conosciamo meglio, quindi, il suo trascorso e quello che è diventato oggi.

Leopoli, Ucraina: storia

Leopolo, o Lviv in ucraino, è una perla sconosciuta d’Europa, nota anche come la piccola Parigi dell’Est.

La città, infatti, con la sua immensa storia, è un vero museo a cielo aperto che ha saputo salvaguardare e mantenere intatta la sua architettura e il suo antico fascino.

Oggi, a Leopoli, si vive un’atmosfera rilassata, tra piazze e stradine caratteristiche, e monumenti splendidi da contemplare.

Diventata meta turistica da tempi recenti, la città di Leopoli è diventata un importante centro culturale del paese.

Il suo centro storico si è meritato la protezione dell’Unesco come Patrimonio dell’Umanità.

Templi, musei, e luoghi storici, tengono traccia di un passato importante, che merita di essere conosciuto.

La storia

La città di Leopoli fu fondata alla metà del XIII secolo e subito divenne un importante centro commerciale.

Nel 1340 venne conquistata dal Regno di Polonia per rimanere sotto l’autorità della Confederazione polacco-lituana quasi senza interruzioni fino al 1772.

Essendo una delle più grandi città della Polonia, divenne anche la città regia della Corona del Regno di Polonia.

Leopoli, insieme alle altre dieci città più importanti del regno, tra cui Cracovia, Varsavia, Poznań e Danzica, aveva il diritto di partecipare all’elezione del re di Polonia.

Nel XVII secolo, Leopoli era la seconda città più grande e più ricca della Polonia dopo Danzica.

In seguito alla prima spartizione della Polonia, nel 1677, Leopoli, passò nelle mani degli Asburgo e divenne capitale del Regno di Galizia e Lodomiria. Conosciuta in tedesco come Lemberg, la città crebbe notevolmente sotto gli Asburgo, passando da una popolazione di circa 30.000 persone, a oltre 206 mila nel 1910.

Il tedesco divenne la lingua dell’istruzione nelle università, e nel XIX secolo l’amministrazione austriaca tentò di germanizzare il sistema scolastico e di governo della città.

Secondo il censimento austriaco del 1910, il 51% degli abitanti della città erano cattolici, il 28% ebrei e il 19% appartenevano alla Chiesa greco-cattolica ucraina.

Per quanto riguarda la lingua, invece, l’86% della popolazione della città parlava polacco, mentre l’11% preferiva l’ucraino.

Primo conflitto mondiale

Nel 1919, alla caduta dell’Impero austro-ungarico, fu riunita alla Polonia come stato indipendente, e rimase polacca per vent’anni.

Tuttavia, a seguito del crollo della monarchia asburgica alla fine della prima guerra mondiale, Leopoli divenne un’arena di battaglia tra la popolazione polacca locale e i fucilieri ucraini Sich.

Nella notte tra il 31 ottobre e il 1º novembre 1918 fu proclamata la Repubblica popolare ucraina occidentale con Leopoli come capitale. 2.300 soldati ucraini dei fucilieri ucraini Sich, che in precedenza erano stati un corpo militare dell’esercito austriaco, presero il controllo della città.

La maggioranza polacca della città si oppose alla dichiarazione ucraina e iniziò a combattere contro le truppe ucraine.

Durante questo combattimento un ruolo importante fu assunto dai giovani difensori polacchi chiamati Aquilotti di Leopoli. I fucilieri Sich si erano trasformati nell’esercito ucraino della Galizia (UHA).

La guerra polacco-ucraina continuò fino al luglio 1919 quando le ultime forze UHA si ritirarono a est del fiume Zbruč.

Nell’agosto 1920 Leopoli fu attaccata, poi, dall’Armata Rossa sotto il comando di Aleksandr Egorov e Stalin durante la guerra polacco-sovietica, ma la città respinse l’attacco. Per il coraggio dei suoi abitanti Leopoli ricevette la croce Virtuti Militari da Józef Piłsudski il 22 novembre 1920.

Il 14 marzo 1923, il Consiglio degli ambasciatori decise che la Galizia sarebbe stata incorporata nella Polonia. Dopo il 1923, la Galizia fu riconosciuta a livello internazionale come parte dello stato polacco.

Il secondo conflitto mondiale

Le truppe sovietiche, secondo i piani del patto Molotov-Ribbentrop, si appropriarono della città nel 1939, a seguito dell’inizio della seconda guerra mondiale, e dalla Wehrmacht, dal 1941 al 1944, quando la Germania ruppe il patto e invaso l’Unione Sovietica.

Durante gli anni dell’Olocausto, l’intera popolazione ebraica della città fu decimata da pogrom, rinchiusa in un ghetto in condizioni di schiavitù e sterminata.

Nel 1945 venne inglobata nell’URSS ed entrò a far parte della Repubblica Socialista Sovietica Ucraina. La popolazione polacca fu espulsa e si stabilì in maggior parte nella città di Breslavia, nell’ambito dei trasferimenti di popolazione polacca nel 1944-46, mentre Leopoli fu ripopolata con cittadini ucraini e russi. Infine, nel 1991 e con la dissoluzione dell’Unione Sovietica, Leopoli divenne parte dell’Ucraina indipendente.

Leggi commenti

  • Deprimente, la Polonia, cuore geografico e strategico dell'Europa, è sempre stata oggetto di scambio tra le potenze in guerra e capro espiatorio per gli accordi di spartizione geografica alla fine dei due conflitti mondiali, il tutto condito dall'epurazione criminale degli ebrei... ma qual è l'area geografica del mondo che non è passata dalla distruzione alla rinascita? In attesa della successiva distruzione, la storia non insegna...

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