Tutti i motivi che hanno reso Lisbona la capitale verde del 2020 e modello europeo per il rispetto dell'ambiente.
La città più green d’Europa del 2020 è Lisbona, eletta capitale verde dell’anno. Un modello da seguire di sostenibilità che punta al benessere del pianeta.
Nel 2019 la capitale del green era Oslo, mentre quest’anno, a raccogliere i migliori risultati in fatto di sostenibilità, è la capitale del Portogallo, Lisbona.
Un riconoscimento importante che dal 2010 mira allo sviluppo urbano e della green economy. Si tratta, inoltre, della prima città dell’Europa meridionale ad aggiudicarsi il prestigioso titolo.
Il nobile progetto prevede soprattutto il coinvolgimento dei cittadini su dodici indicatori ambientali.
Questi sono: riduzione del cambiamento climatico e adattamento allo stesso mutamento, mobilità urbana sostenibile, utilizzo sostenibile del suolo. protezione di natura e biodiversità, qualità dell’aria, inquinamento acustico, gestione e riciclaggio dei rifiuti, risparmio nel consumo di acqua, crescita dell’economia green e innovazioni ecologiche. Ma anche riduzione dei consumi energetici e la capacità di gestire, governare e coordinare tra loro l’insieme di questi indicatori. Questi, infatti, sono elementi indispensabili per il cambiamento effettivo di comportamenti e stili di vita.
Ma vediamo quali sono stati i motivi che hanno permesso alla città portoghese di diventare la capitale green d’Europa del 2020.
Ciò che ha permesso alla città di diventare la nuova capitale green è stata la capacità di trasformare le sfide ambientali in opportunità, diventando un esempio e un motivo di ispirazione per altre realtà. Infatti, Lisbona è stata la prima capitale in Europa a firmare il Nuovo patto dei sindaci per i cambiamenti climatici e l’energia nel 2016. Il patto è stato raggiunto dopo aver ottenuto una riduzione del 50 per cento delle emissioni di CO2 tra il 2002 ed il 2014. Ma non solo.
Lisbona ha anche registrato una riduzione del consumo di energia del 23 per cento e del consumo di acqua del 17 per cento dal 2007 al 2013.
La città,valutata sulla base dei dodici indicatori, ha passato il test a pieni voti. Malgrado alcuni tragici eventi che l’hanno messa duramente alla prova, come il terremoto del 1755 che l’ha praticamente rasa al suolo e la recessione del 2008 che ha messo in ginocchio il paese, Lisbona non ha mai smesso di puntare sulla sostenibilità. Infatti, in pochi anni è diventata un esempio di come la crescita economica possa andare di pari passo con la protezione dell’ambiente.
L’encomiabile strategia, infatti, l’ha portata a ricevere il premio di 350mila euro di incentivi finanziari da parte della Commissione europea.
La capitale portoghese ha deciso di puntare sulle infrastrutture sostenibili per gestire al meglio gli eventi climatici imprevedibili. Perciò ha creato un piano di infrastrutture sostenibili che mirano a proteggere il territorio da eventi quali le alluvioni, gli straripamenti dei fiumi o l’erosione delle coste dovuta all’innalzamento del livello dei mari.
Il progetto, inoltre, comprende misure per gestire al meglio le risorse idriche e le attività di drenaggio dei territori a seguito delle piogge, la costruzione di infrastrutture verdi e il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. Tutto nell’ottica di raggiungere la carbon neutrality, cioè l’azzeramento delle emissioni di CO2, entro il 2050.