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La commedia natalizia “Chi ha incastrato Babbo Natale”, con Alessandro Siani e Christian De Sica, racconta della competizione tra il re indiscusso delle consegne dei regali di Natale e la Wonderfast, un’azienda di consegne online. Questa si sente minacciata dalla figura del vecchio signore, che come ogni anno, consegna rispettando scadenze anche impossibile i regali di Natale in tutto il mondo.
Tra boicottaggi e risate, questo film è l’ideale per vedere qualcosa di leggero in famiglia.
Le location di “Chi ha incastrato Babbo Natale”
Il film è ambientato a Roma, come molti dei film italiani: infatti si riescono a vedere alcuni scorci interessanti della Città Eterna.
Vediamo insieme nel dettaglio di quali posti si tratta.
Via dei Condotti
Nelle scene compare Via dei Condotti, che collega Piazza di Spagna a Largo Carlo Goldoni e corrisponde ad un tratto dell’antica “Via Trinitatis“, aperta nella prima metà del Cinquecento sotto il pontificato di Paolo III Farnese e proseguita sotto Giulio III.
La via, così denominata perché conduceva (e conduce ancora) a Trinità dei Monti, comprendeva anche Via della Fontanella di Borghese e Via del Clementino.
In questo viale ci sono alcuni edifici iconici dal punto di vista dell’architettura: per esempio, Ss.Trinità degli Spagnoli, il Convento dei Trinitari Castigliani e Palazzo Della Porta Negroni Caffarelli.
Piazza di San Simeone
Questa piazza prende il nome dalla chiesa dedicata a S.Simeone, della quale oggi resta soltanto la facciata e che si affaccia sull’adiacente piazza Lancellotti.
Piazza di S.Simeone è dominata dal maestoso Palazzo Lancellotti, fatto costruire dal cardinale Scipione Lancellotti ai primi del Cinquecento.
Circola un aneddotto intrigante circa il portale del palazzo: infatti venne chiuso il 20 settembre 1870 dal principe Lancellotti per protesta contro l’aggressione italiana agli Stati Pontifici e per questo sulle colonne del portale qualcuno scrisse in rosso V.V.E. (Viva Vittorio Emanuele), ancora oggi ben visibili.
Piazza Cavour
La piazza venne costruita nel del 1873 e fu dedicata al grande diplomatico e statista Camillo Benso di Cavour, artefice dell’Unità d’Italia.
Nel giardino situato al centro della piazza sorge il monumento allo statista, opera dello scultore Stefano Galletti, che ebbe una storia travagliata: la prima pietra fu infatti posta nel 1885, ma l’inaugurazione avvenne dieci anni più tardi.