L’ora legale: storia, vantaggi e paesi che non la adottano

Un'analisi approfondita sull'ora legale, la sua introduzione e i paesi che ne fanno a meno.

Origini e motivazioni dell’ora legale

L’ora legale è un sistema che prevede lo spostamento delle lancette degli orologi in avanti di un’ora durante i mesi estivi. Introdotta per la prima volta nel 1916, questa pratica ha come obiettivo principale quello di sfruttare al meglio la luce solare, riducendo così il consumo di energia elettrica.

Secondo dati forniti da Terna – Rete Elettrica Nazionale, il passaggio all’ora legale ha permesso di risparmiare circa 2,2 miliardi di euro dal 2000 ad oggi. Questo risparmio non solo ha un impatto economico, ma contribuisce anche alla tutela dell’ambiente, riducendo le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera.

Funzionamento e cambiamenti stagionali

Il meccanismo dell’ora legale è piuttosto semplice: il mezzogiorno “solare” viene posticipato, permettendo di godere di un’ora in più di luce durante le attività pomeridiane e serali. Questo cambiamento avviene solitamente la notte, per ridurre i disagi ai trasporti pubblici e alla vita quotidiana. In Italia, l’alternanza tra ora legale e ora solare è stata stabilita nel 1966, e ogni anno il passaggio avviene nell’ultima domenica di marzo, per poi tornare all’ora solare nell’ultima domenica di ottobre.

Il dibattito sull’abolizione del cambio dell’ora

Negli ultimi anni, il dibattito sull’abolizione del cambio dell’ora ha guadagnato attenzione. Nel 2018, la Commissione Europea ha avviato una consultazione pubblica, coinvolgendo oltre 4,6 milioni di cittadini, di cui l’84% si è dichiarato favorevole all’eliminazione del cambio dell’ora. Tuttavia, la mancanza di un consenso tra gli Stati membri ha portato a un’accelerazione della proposta, specialmente a causa della pandemia di Covid-19. Alcuni esperti sostengono che l’adozione permanente dell’ora legale potrebbe portare a un maggiore risparmio energetico, ma potrebbero sorgere problemi in settori come l’agricoltura e l’adattamento alla luce naturale.

I paesi che non adottano l’ora legale

Nonostante l’ora legale sia in vigore in circa il 40% dei paesi del mondo, ci sono nazioni che hanno scelto di non adottarla. Ad esempio, l’Islanda utilizza l’ora legale tutto l’anno, mentre la Russia ha abolito il cambio dell’ora. Negli Stati Uniti, stati come l’Arizona e le Hawaii non partecipano al cambio dell’ora, così come alcune province canadesi. In Sud America, paesi come Cile e Paraguay adottano l’ora legale, mentre altri, come Honduras e Nicaragua, non la utilizzano affatto. La situazione è simile in Oceania, dove la Nuova Zelanda e alcune regioni australiane applicano l’ora legale, mentre altre aree non lo fanno.

Scritto da Redazione Viaggiamo

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