La leggenda narra che la città di Lubiana sia stata fondata dall’eroe mitologico greco Giasone, capo degli Argonauti, che rubò al re Aites il vello d’oro e poi attaccato da un drago, lo affrontò e lo uccise. Durante il Medioevo il drago rappresentava lo stemma della città, e gradualmente è diventato protettore della capitale rappresentando coraggio, saggezza e potere.
In realtà, girando per la città, non sono presenti, ne dal punto di vista architettonico, ne da quello dell’atmosfera, qualcosa che rimandi ai miti ellenistici di Giasone. Sono però presenti, se si presta attenzione, alcuni riferimenti a questo animale che da secoli sembra essere il simbolo della città.
La città dei draghi
Uno dei simboli più famosi della città è sicuramente il Ponte dei Draghi, sul fiume Ljubljanica. Il ponte, pezzo importante di storia per la città, venne realizzato nel 1900 da Jurij Zaninovic e in principio era stato edificato per festeggiare i 40 anni di Francesco Giuseppe e prevedeva delle sculture di grifoni.
Questo è stato poi modificato nel 1919, dopo la liberazione austro-ungarica, cancellando ogni riferimento a Francesco Giuseppe e le opere vennero poi sostituite da bellissimi draghi, simbolo della città. Il ponte quest’anno festeggia i suoi 100 anni e collega la parte Nord di Lubiana alla Città Vecchia ed è possibile attraversarlo a piedi ammirando più da vicino le sculture. Questo ponte è l’esempio perfetto di una città che sembra nascondere da qualche parte un’anima più oscura alla Nosferatu o alla Vlad Drakul.
Le immagini dei draghi accompagnano i visitatori in tutta la loro visita alla città e ad esempio molte marche di prodotti locali e persino i tombini fognari della capitale presentano questo simbolo. Un avvenimento peculiare è quello che si ripete ogni inverno a Lubiana, in cui si festeggia il carnevale del drago, una manifestazione che prevede sfilati e altri eventi per intrattenere il pubblico.