Macedonia, cosa sapere sulla lingua macedone

Lingua macedone, origini e conflitti.

Lingua macedone cosa sapere

La lingua della Macedonia, chiamata anche la lingua macedone (“македонски јазик”) appartiene al gruppo delle lingue slave con la sotto categorizzazione nel gruppo delle lingue meridionali.

Tale lingua, completamente autonoma anche se con influenze esterne, viene parlata in Macedonia del Nord, nonché in altri Paesi del mondo dai rappresentanti della diaspora, come in Canada, USA, Australia e così via.

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Come ogni lingua slava, essa può essere facilmente compresa non solo dagli slavi che abitano vicino alla Macedonia (come i bulgari), ma anche dai russi, ucraini o polacchi (anche se con delle possibili difficoltà).

Difatti, anche se il bulgaro è la lingua foneticamente e grammaticalmente più vicina (tanto da essere mutualmente intellegibili), anche nel caso delle lingue slave orientali (come il russo e l’ucraino) può esserci una mutua comprensione.

Insieme al bulgaro, la lingua macedone forma ciò che viene chiamato un continuum dialettale: la lingua bulgara, difatti, è basata su alcuni dialetti della Macedonia orientale; di contro, il Macedone ha assorbito delle particolarità dialettali della Bulgaria occidentale.

Basti pensare che esiste il gruppo dialettale torlakiano, ovvero un misto tra il bulgaro, macedone e il serbo meridionale.

Al giorno d’oggi il macedone viene a tutti gli effetti inserito nel gruppo linguistico balcanico bastano sulle caratteristiche comuni che riguardano il lessico, la grammatica e la fonetica. Come ogni altra lingua, il macedone non è stagnante, ma evolve di anno in anno.

Le altre lingue che fanno parte di questo gruppo sono l’albanese, il romeno e il neogreco che, ciononostante, appartengono comunque a diverse famiglie dell’unico ramo linguistico indoeuropeo (il romeno, difatti, appartiene al gruppo delle lingue romanze; il greco e l’albanese, invece, formano dei gruppi separati).
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Le particolarità della lingua macedone

Il bulgaro e il macedone sono le uniche due lingue slave che fanno a meno del sistema di casi utilizzato, per esempio, nel polacco. L’unica eccezione riguarda il vocativo e le varie tracce dell’antico sistema flessivo espresso in delle forme particolarmente cristallizzate.

A questa si aggiunge un’altra particolarità che vale la pena considerare: il macedone e il bulgaro, difatti, sono le uniche lingue slave a disporre l’utilizzo di articoli che, per giunta, sono anche di 3 tipi: l’articolo di distanza, quello di prossimità e l’articolo non specifico. Questa peculiarità, difatti, viene condivisa con l’albanese, il romeno e il neogreco che si basano su di un sistema molto simile.

A differenza di altre lingue slave, che talvolta contengono anche 33 o 34 fonemi, il macedone ne contiene solo 31. La lista dei fonemi comprende ben 5 vocali, tre consonanti liquide, una semivocale, quattro consonanti occlusive e così via. Il modo di esprimere uno o l’altro fonema è abbastanza particolare nel caso del macedone, tanto che la pronuncia stessa è differente da come si esporrebbe un ucraino o un russo.

A tutto questo si aggiungono le particolarità relative all’accento. Difatti, a differenze della lingua russa, nel macedone l’accento cade sempre sulla terz’ultima sillaba in quelle parole che contengono 3 sillabe; sulla prima sillaba nelle parole con 1 o 2 sillabe. Nelle lingue slave, difatti, l’accento è libero (come nella lingua ucraina e polacca); oppure fissato unicamente sulla prima o sulla penultima sillaba.

La regola relativa all’accentuazione viene applicata anche nel caso delle parole di origine straniera, come managment: in questo caso l’accento cade sull’ultima sillaba e non sulla prima, come vorrebbe la pronuncia originale di questa parola inglese. Per il resto, come le altre lingue slave il macedone fa un ampio utilizzo dei suffissi che sostituiscono gli articoli; in modo particolare si fa un largo uso dei suffissi utili per formare il plurale.

Le polemiche sulla lingua macedone

Ancor oggi esistono numerose polemiche sul macedone. Le prime critiche vengono avanzate dai vicini bulgari, secondo i quali il macedone altro non sarebbe che un dialetto del bulgaro.

Questo, tuttavia, sembra venire smentito dalle origini di queste lingue. Alla discussione si aggiungono i greci che sostengono che la lingua odierna sia diversa da quella della Macedonia antica, motivo per cui debba chiamarsi “neomacedone” oppure “slavo-macedone” sottolineando l’influenza slava sulla lingua originale della Macedonia.

Scritto da Redazione Online

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