Magenta, la gita al Villaggio Saffa: cosa vedere?

Una gita al Villaggio Saffa, a Magenta: ecco cosa vedere nell'antica fabbrica di "accoglienza".

Oggi quasi sconosciuto, in realtà ha molto da raccontare: parliamo del Villaggio Saffa, a Magenta, vicino Milano in Lombardia. Scopri cosa vedere in gita al Saffa.

Villaggio Saffa a Magenta, la guida da scoprire

In molti non lo conoscono, il Villaggio Saffa, acronimo di Società Anonima Fabbriche Fiammiferi e Affini, a Magenta è un luogo iconico, super particolare, perché è il villaggio operaio sorto durante gli anni di massimo splendore della fabbrica di fiammiferi, e poi cartiera, ora abbandonata, Saffa sviluppatasi a partire dal 1887 dove un tempo si trovava la dogana austriaca.

La S.A.F.F.A. è nata nel 1932 dalla fusione delle fabbriche italiane dell’industria fiammiferaia, con a capo la più grande, la De Medici di Magenta. Lo stabilimento arrivò a produrre 45 miliardi di fiammiferi all’anno, ricavati soprattutto da tronchi di pioppo.

Nel secondo dopoguerra, grazie all’enorme quantità di materiale di scarto, si avviò una produzione di mobili e complementi d’arredo progettati da grandi nomi tra cui Gio Ponti.

Negli anni Sessanta, l’Ingegner Pietro Molla (direttore generale e marito della futura Santa Gianna Beretta), consapevole della riduzione del consumo di fiammiferi e cerini, convertì l’azienda alla produzione di accendini a gas e piezoelettrici, senza tuttavia risollevarne le sorti.

La fabbrica venne ceduta alla Reno De Medici e poi chiusa definitivamente nel 2002.

Così il villaggio Saffa ospitò i lavoratori licenziati. È stato un complesso produttivo dalla seconda metà dell’Ottocento agli anni Duemila e un esempio di conduzione aziendale sensibile all’urbanistica sociale, sempre attenta all’uomo ed alla famiglia, costruito per i dipendenti e le loro famiglie.

Si tratta di un complesso di edifici distinti, appartenenti a differenti periodi (dagli inizi del ‘900 al 1962) e destinati ad accogliere le famiglie dei lavoratori dello stabilimento di Ponte Nuovo e ad ospitare funzioni sociali ed educative a servizio della comunità (scuole, chiesa, cinemateatro, mensa). In tempi di assenza di mezzi di trasporto, molte aziende provvedevano, infatti, a creare strutture adeguate all’accoglienza della manodopera.

Com’è fatto il Villaggio Saffa

Il Villaggio Saffa è costituito da edifici distinti, appartenenti a differenti periodi e tipologie costruttive. Gli edifici dell’inizio del XX hanno una pianta regolare, strutture in elevazione prevalentemente in muratura portante e coperture a falde inclinate con manto di copertura in laterizio. Gli edifici appartenenti agli anni ’50 e ’60 del XX secolo presentano strutture portanti in cemento armato.

Bene FAI

Il FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano, ha riconosciuto il valore di questo luogo e lo ha scelto come tappa della 25° edizione delle Giornate FAI d’Autunno, il 12 e 13 ottobre 2024. Non solo, il Villaggio SAFFA, un luogo da non perdere, è stato candidato alla nuova edizione del censimento nazionale Luoghi del Cuore.

Scritto da Chiara Sorice

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