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Morta per aver ingerito dei rifiuti. I ricercatori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno che hanno effettuato l’autopsia all’esemplare morto di tartaruga Caretta caretta si sono detti sbigottiti. L’animale avrebbe ingerito della spazzatura, scambiandola per delle meduse, di cui si nutre.
Nella pancia della tartaruga morta, gli esperti hanno trovato anche 7 dischetti di plastica. In base a una prima ricostruzione degli investigatori, quei dischetti sarebbero gli stessi che sono andati perduti in acqua nel corso di una dispersione, dovuta a un cedimento di una vasca dell’impianto di depurazione della foce del Sele, in Campania.
Tartaruga morta per i rifiuti
L’animale è stato trovato senza vita sulla spiaggia di Marina di Camerota, in provincia di Salerno.
La spiaggia è diventata famosa per essere una delle mete preferite dalle tartarughe Caretta caretta – animale simbolo della zona – per nidificare durante la stagione estiva. Tuttavia, l’esemplare ritrovato – un maschio – ha scelto quel luogo non per la vita, ma per la morte. Nello stomaco della tartaruga i ricercatori hanno raccontato a La Repubblica di aver trovato 7 dischi di plastica di una vasca di depurazione, un bicchiere di plastica per il caffè, un pacchetto di M&M’s e pure uno scontrino con ancora stampato il codice a barre.
Proprio grazie a quest’ultimo è stato possibile rintracciare la provenienza dello scontrino: Algeria.
Tartaruga morta: la denuncia degli ambientalisti
Con quella di Camerota, la lista delle tartarughe morte per i dischetti di plastica dei depuratori è il terzo caso. Eleonora de Sabata – manager del progetto Clean Sea Life – ha dichiarato che “Quello di Camerota è, dopo 2 casi analoghi in Francia, la terza tartaruga ad aver ingerito i dischetti. Con i volontari ne abbiamo raccolti oltre 160 mila, ma ce sono ancora milioni in giro, trascinati dalle correnti”. Il problema dell’ingerimento della plastica da parte delle tartarughe marine è un caso purtroppo noto agli esperti. Secondo Sandra Hochsheid, responsabile del Centro Ricerche Tartarughe Marine di Portici, è possibile rendersi conto della gravità della situazione dando una rapida occhiata alla frequenza delle casistiche: “Al momento abbiamo 7 tartarughe, 5 avevano ingerito plastiche: spesso le recuperano i pescatori, noi le operiamo e, dopo la convalescenza, le liberiamo in acqua”.
Il precedente del Capodoglio a Ischia
Animali marini che muoiono per aver ingerito la plastica gettata dall’uomo in mare. Il 24 Dicembre 2018 gli abitanti di Ischia hanno trovato la carcassa senza vita di un Capodoglio. L’autopsia dei ricercatori ha consentito di trovare nello stomaco del cetaceo buste di plastica e nylon. A onor del vero, gli esperti hanno riferito al Corriere della Sera che l’animale potrebbe essere morto a cause non direttamente legate ai rifiuti ingeriti, ma a uno stato generale di malnutrizione, determinato da una condizione di salute compromesso.