Piacenza è una città dalle antiche origini, essendo stata fondata in epoca romana. Si tratta di una città davvero interessante sotto ogni punto di vista, quello storico, quello culturale e quello culinario. Tuttavia non è tra le località che i viaggiatori normalmente inseriscono tra le mete da visitare: e questo è un peccato perchè Piacenza merita davvero una visita approfondita.
Mete Piacenza, cosa visitare
Un viaggio alla scoperta di Piacenza potrebbe prender sicuramente le mosse da Piazza Cavalli, la quale è considerata il cuore pulsante della città. Il nome della piazza, come si può facilmente intuire, deriva dalla presenza di 2 cavalli, che rappresentano Alessandro Farnese e il figlio. Questi 2 cavalli sono costruiti in bronzo e furono commissionati dal figlio di Farnese, che in tal modo voleva celebrare la figura del padre.
Un altro luogo da visitare assolutamente è il Duomo di Piacenza. Sul periodo storico in cui fu costruito si dibatte ancora oggi, ma quel che si può affermare con una ragionevole certezza è che la struttura che ancora oggi conserva è frutto di lavori eseguito nel corso del 1100.
Molto affascinante è l’esterno, che si caratterizza per la presenza di 2 colori ben distinti e per una torre campanaria che arriva quasi a 73 metri di altezza.
Per quanto riguarda l’interno, risulta molto interessante il fonte battesimale e la cripta di epoca medioevale.
Parlando sempre dei luoghi di culto, non si può non citare la Basilica di Santa Maria di Campagna, che secondo la leggenda sarebbe ubicata nel luogo dove un tempo vi era un pozzo dove avrebbero trovato la morte i cristiani oggetto delle persecuzioni di Diocleziano.
Inoltre, stando alle fonti storiche, dove oggi si trova la basilica, Urbano II avrebbe dato il via ufficiale a quella che è passata alla storia come la prima crociata. La costruzione della basilica risale ai primi anni del 1500 e a al suo interno vi sono dei dipinti di rara bellezza assolutamente da vedere.
Altri luoghi in cui andare a Piacenza
Tra i luoghi dove andare per scoprire Piacenza, bisogna citare anche il Palazzo Farnese, che è un altro dei simboli più importanti della città romagnola. Questo palazzo non è mai stato completato, visto che la sua costruzione prese il via nella seconda metà del ‘500 per arrestarsi, senza mai più riprendere, nel 1602.
Palazzo Farnese conobbe in seguito anni di decadenza, segnati da vari saccheggi ed episodi deprecabili. Oggi è la sede dei Musei Civici di Piacenza, che sono un altro importante fiore all’occhiello della città.
I musei civici si dividono in 4 diverse sezioni, tra cui senza dubbio le più interessanti sono quelle del Museo Archeologico e di quello del Risorgimento. Per quanto concerne quest’ultimo, la visita è consigliata, visto che Piacenza è stata una delle città più importanti in epoca risorgimentale.
Tornando a parlare dei luoghi di culto che caratterizzano la città, vale la pena trovare del tempo anche per andare alla scoperta della Chiesa di Sant Antonino, la quale è ubicata a poca distanza dalla Sala dei Teatrini, che è un altro dei simboli cittadini.
Quest’ultima si caratterizza per la presenza di affreschi davvero affascinanti ed unici, capaci di conquistare l’attenzione di chiunque e non solo chi apprezza l’arte. La Chiesa di San Antonio è importante non tanto da un punto di vista architettonico, quanto da quello storico, visto che qui si trovano i resti mortali del patrono della città.
Infine, prima di lasciare Piacenza e fare ritorno a casa, vale la pena, se dovesse avanzare del tempo, scoprire quanto di bello ha da offrire la Galleria Ricci Oddi, la quale prende il nome da colui grazie a cui questo straordinario polo culturale ha preso vita.
Vi è un aneddoto curioso su di lui: amava moltissimo l’arte, ma di converso non aveva piacere alcuno a farsi vedere in pubblico, tanto che quando la galleria venne inaugurata, nel 1931, lui scelse di non essere presente.
Piacenza non è romagnol ma Emiliana. La Romagna parte da Forlì in poi verso il mare.