Grazie ai nuovi strumenti tecnologici, il sogno di vivere una vita itinerante non è più un’utopia: lo sa bene chi pratica l’attività di nomade digitale. Si tratta di individui che, avvalendosi di ogni supporto possibile, cercano di svolgere le proprie occupazioni totalmente da remoto. E così, questi professionisti non sono legati in alcun modo ad un luogo fisso e possono sfruttare l’accesso a Internet per lavorare in qualsiasi parte del Paese.
Uno stile di vita un tempo quasi impensabile, concretizzatosi grazie alla diffusione delle connessioni veloci, dei software di comunicazione online, delle piattaforme di telelavoro e dei servizi cloud. Oltre agli strumenti citati, l’attività di un nomade digitale è strettamente collegata all’utilizzo di una VPN Italia, per motivi legati alla sicurezza, alla privacy e alla flessibilità di accesso ai contenuti online. Ma quali sono le destinazioni ideali dove coniugare lavoro e tempo per sé stessi? Andiamo a scoprire alcune tra le mete ottimali in Italia.
Le necessità di un nomade digitale
Prima di scegliere un luogo adatto, il digital worker dovrebbe soppesare attentamente alcuni fattori chiave per garantire la propria continuità lavorativa, la sicurezza, il benessere finanziario e personale. Alla base di tutto deve inevitabilmente esserci un’affidabile connessione a Internet. Senza di essa il lavoro a distanza diventa impraticabile: la qualità della connessione può variare notevolmente da un territorio all’altro, e una certa lentezza o frequenti interruzioni di rete potrebbero mettere a repentaglio la produttività. C’è da tenere presente anche i costi della vita: in mancanza di un reddito proporzionato, scegliere una destinazione con spese elevate per vitto, alloggio, trasporti e servizi provocherebbe un certo stress di natura finanziaria.
La qualità della vita generale ha un peso enorme sul piatto della bilancia. Ad esempio, l’accesso a servizi sanitari di qualità, un certo livello di sicurezza personale e un ambiente salubre, così come la disponibilità di trasporti pubblici, supermercati, palestre e spazi di co-working, sono tutte considerazioni importanti da fare in anticipo. Opportunità ricreative e culturali, che garantiscano un equilibrio ponderato tra vita e lavoro, andrebbero bilanciate con la possibilità di fare networking con altri professionisti dello stesso settore, creando un senso di appartenenza e arricchendo l’esperienza complessiva sia a livello professionale che personale.
Cinque mete imperdibili per un lavoratore nomade
Alla luce delle premesse fatte, San Gimignano è da considerarsi una sede perfetta nell’ottica di una sintesi tra connettività, opportunità di coworking, costo della vita, attrazioni culturali e naturalistiche, sicurezza. Il piccolo borgo toscano, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco, offre un’eccellente tradizione enogastronomica, hotel, b&b e agriturismi dove lavorare immersi nella caratteristica architettura medievale del centro storico. Nella splendida regione pugliese della Valle d’Itria sorge Cisternino, una vera e propria perla contraddistinta da un’atmosfera ben distante dal trambusto delle grandi città. Un autentico punto strategico e rilassante dove dedicarsi al lavoro.
Sulle rive del Lago d’Orta, in Piemonte, si trova il piccolo comune di Orta San Giulio, la cui prerogativa sono le diverse attività ricreative per il tempo libero, dalle escursioni agli sport acquatici sul lago. Tra scogliere a strapiombo, sentieri costieri e baie nascoste lungo la Costiera Amalfitana c’è Furore, una perla ancora non presa d’assalto dai turisti in un territorio generalmente molto frequentato. Un’armoniosa aria di quiete e calma caratterizza Cervo, alle porte di Imperia: ci sarà da divertirsi tra passeggiate lungo la splendida costa del Mar Ligure ed escursioni nelle colline circostanti. Nelle Marche, immersa in un paesaggio collinare incantevole, c’è Moresco, paesino circondato da campi coltivati, uliveti, vigneti e boschi: un territorio ricco di tradizione e cultura.