Quali sono i migliori ristoranti vegan nel mondo? Negli ultimi anni tante sono le persone che decidono di avvicinarsi a questo stile di vita.
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Quali sono i migliori ristoranti vegan nel mondo? Negli ultimi anni il veganesimo si è ampliato molto e tante sono le persone che decidono di avvicinarsi a questo stile di vita. In ogni parte del mondo, ormai, si trovano ovunque locali e supermercati sia vegani che vegetariani che hanno un’ampia scelta di proposte e prodotti pensati per questo nuovo tipo di clientela.
Un tempio zen dell’alta cucina che va alla scoperta di nuovi sapori e dei funghi esotici cinesi. Il ristorante ha un solo menù degustazione alla ricerca delle varietà di funghi cinesi, alcuni assolutamente esotici.
Alcuni dei piatti che troverete sono: i funghi porcini affumicati con un ramo di vite in un barattolo, serviti su della salsa di funghi con petali di scalogno e un bicchierino di aceto di frutta per pulire il palato. L’Executive Chef Tony Lu dirige i quattro ristoranti del gruppo Fu e in un solo anno è riuscito a far entrare il ristorante al 19° posto della classifica del 50 migliori ristoranti asiatici.
Al The Gate il cibo è meraviglioso e quello che piace al personale di cucina è superare ogni volta le aspettative dei clienti. Creano il cibo vegano per cercare di divertire gli ospiti. Il loro obiettivo è quello di riuscire a condividere quanto si può sperimentare con il cibo a base di piante e vegetali. La famiglia del The Gate possiede altri quattro ristorante nella città: uno a Marylebone, uno a Islington e uno Hammersmith oltre all’ultimo aperto quest’anno a St. John’s Wood.
Il ristorante è il mano allo chef Tony Mongeluzzi. Il menù è diviso in tre parti: pane tostato, freddo e caldo. Il ristorante di Brookling offre alcuni dei piatti proposti nel ristorante dell’East Village ma, molti altri sono originali e realizzati solo per questa location.
Il primo Avant Garden è stato aperto nel 2015, e ha avuto subito una grande popolarità. Fu uno dei primi ristoranti di cucina vegana raffinata nella grande metropoli, ricevendo anche una brillante recensione sul giornale New Yorker’s nella rubrica “Table for Two” poco dopo l’apertura.
In questa antica osteria si combina la creatività con la sperimentazione di nuovi piatti per offrire un’esperienza unica di cucina vegana e vegetariana. La cucina è pensate per sedurre anche chi non seguo questo stile di vita e presenta piatti pieni di colore, ricercati e caratterizzati dai sapori del mondo. A pranzo il menù presenta piatti basati sui cinque elementi per un pasto veloce ma, allo stesso tempo, sano. A cena, invece, i piatti diventano dei piccoli quadri grazie all’attenzione degli ingredienti per creare pietanze ricche di sapore anche per i palati più esigenti. Se preferite provare invece un menù crudista è possibile ma, dovete richiedere il menù su prenotazione.
Immerso tra il fiume sacro Ayung, laghetti e giardini tropicali il ristorante presenta una cucina raffinata in un ambiente eco-lussuoso. La cucina è epicurea e a base di piante per celebrare la “vitalità” del luogo in cui si trova la location. Il loro obiettivo è quello di lasciare che la cucina della natura emerga attraverso i gusti, i colori e i sapori. Il menù è strutturato in modo che venga fornita la giusta nutrizione vegetale e una grande carica di energia. Un viaggio gastronomico che nutre il corpo, la mente e l’anima. Sostengono gli agricoltori locali, l’agricoltura sostenibile e i prodotti rispettosi dell’ambiente. Qui avete la possibilità di godervi una cucina innovativa e rinvigorente presso una premiata sala da pranzo di un grande ristorante.
In questo ristorante vedono la cucina vegetariana e vegana come alta gastronomia. Scegliendo tra i piatti del menù puoi combinarli come meglio preferisci e poi condividi la tua scelta con l’intero tavolo. Condividere è amorevole come si dovrebbe amare il cibo e il mangiare bene.
Per il bere invece? Per anni nel ristorante hanno servito solo acqua del rubinetto microfiltrata ma, se hai voglia di provare qualcosa di nuovo puoi provare succhi di frutta, vini senza solfiti, il sidro di mele della valle di Aran o un Gin catalano a fine della cena. La cosa importante alla fine è avere qualcosa per cui ne valga la pena nel bicchiere.
Il ristorante offre un’ampia selezione di piatti proveniente da territori locali creando così dei menù stagionali, il tutto è arricchito da un’ampia varietà di vini biologici e biodinamici. È stato progettato come un luogo di ritrovo comunitario e riesce a offrire un’esperienza unica degustando cibi salutari e deliziosi.
Per la realizzazione di ogni piatto il ristorante segue la filosofia di tre principali azioni: la ricerca di ingredienti impeccabili, l’applicazione di strumentazioni innovative mixati con la tecnica e i sogni. La mente innovativa dietro tutto questo è Matthew Kenney.