I migliori Safari al mondo. Gli amanti della natura e delle sue meraviglie non si accontentano soltanto di luoghi dal paesaggio mozzafiato e di ambienti naturali tenuti a regola d’arte dagli addetti ai lavori. Ciò che cercano è un’esperienza che consenta loro di immergersi pienamente nell’ambiente del regno animale, riscoprendo quel contatto primordiale con la natura, che l’uomo ha reciso con la propria emancipazione e il progresso.
In questo senso, i Safari assumono un ruolo di prim’ordine. Ecco la classifica dei migliori.
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La classifica dei Safari
A tu per tu con gli animali. Se si è amanti della natura, ma si è dei neofiti nell’ambito dei Safari, ecco una classifica da tenere presente per orientarsi.
Una prima scelta potrebbe ricadere sul Serengeti National Park, in Tanzania. Si tratta di una tappa imprescindibile, conosciuta dai veterani dei Safari per via delle Grandi Migrazioni. Infatti, nel periodo che intercorre da Dicembre a Luglio, questo territorio si rende protagonista dello spostamento di enormi branchi di zebre, gazzelle e gnu.
Uno spostamento tale di selvaggina – come è ovvio – comporta anche un seguito decisamente massiccio di grandi predatori, alla volta di ampi pascoli.
Il Serengeti National Park possiede un suo gemello nel territorio del Kenya: il Masai Mara. Proprio qui, i viaggiatori avranno modo di trovarsi faccia a faccia con il re della savana per eccellenza, il leone. Il grosso felino non è l’unica attrazione del territorio. Infatti, i viaggiatori avranno modo anche di conoscere le “sue prede”, mentre pascolano placidamente. Uno spettacolo imperdibile, soprattutto se ammirato dall’alto, a bordo di una mongolfiera.
Guardando al Sudafrica, si consiglia vivamente una visita al Kurger National Park. Si tratta di uno dei parchi più rinomati del Paese, anche grazie ai suoi eccezionali “ospiti”: leoni, leopardi, rinoceronti, bufali ed elefanti.
Altri parchi imperdibili
Notato niente? Nella lista finora indicata mancano i grandi primati del regno animale. Per poterli osservare, i turisti devono raggiungere il Bwindi National Park, in Uganda. Tale riserva si contraddistingue dalle altre proprio per la presenza dei gorilla di montagna, veri protagonisti del parco. Non mancano all’appello anche altri “ospiti”, tra cui si segnalano felini, bufali, elefanti e babbuini.
Volgendo lo sguardo verso l’Asia, si consiglia una visita al Sepilok Orang Utan Centre, in Malesia. Si tratta di un vero e proprio centro riabilitativo per oranghi orfani. All’interno di questo habitat, gli addetti ai lavori hanno modo di aiutare i loro ospiti a recuperare una propria autonomia e indipendenza, all’interno di un contesto che li tenga al sicuro dai cacciatori.
Nella classifica non può certo mancare certamente l’Australia. A poca distanza dal continente si trova l’Isola dei Canguri, il cui territorio è ampiamente utilizzato per aree protette e riserve naturali, abitate dal 10% della popolazione mondiale di leoni marini. Questi ultimi fanno compagnia agli animali simbolo del territorio australiano: i canguri e i koala.