Dove e quando assistere alla migrazione autunnale degli uccelli, tutte le informazioni.
Tra gli spettacoli della natura, uno dei più affascinanti è la migrazione autunnale degli uccelli. Stormi immensi di uccelli volano in aria per spostarsi verso climi migliori. Un’occasione da non perdere, soprattutto per gli amanti del birdwatching.
La migrazione degli uccelli è uno dei fenomeni naturali più scenografici che si possano ammirare sollevando lo sguardo. Un momento emozionante che, tuttavia, dura tutto l’anno.
Il momento in cui si possono ammirare gli uccelli migrare dipende da diversi fattori, come la specie, il clima e gli habitat.
Altro fattore importante è la distanza pencorsa dagli uccelli e la disponibilità di cibo.
Anche in Italia è possibile assistere a questo spettacolo naturale, e molti appassionati di birdwatching sono molto interessati a questo momento.
Tuttavia, per seguire la migrazione, ed avere le stesse emozioni dei birdwatcher, è fondamentale conoscere alcune informazioni sulle migrazioni. Al momento di spostarsi gli uccelli sono parecchio ingrassati e potreste anche fare fatica a riconoscerli. Il motivo è ovvio: la natura li fornisce di una scorta, accumulata nel corpo, per reggere lo sforzo del lungo spostamento.
Sono numerosi gli uccelli che migrano in alcuni periodi dell’anno. Ad esempio, le rondini sono tra gli uccelli più diffusi in Italia e si possono vedere quasi ovunque. La rotta di migrazione è la tirrenica, che da regioni del Nord attraversa la Toscana, il Lazio e la Campania. E poi scende verso le nazioni del Sud, dalla Nigeria alla Repubblica Centroafricana, fino alle savane del Sahel. Qui le rondini svernano, per poi riprendere la rotta di andata e tornare dalle nostre parti in primavera.
La rotta dei fringuelli, invece, è costiera e si concentrano nell’Europa centrale. Da qui, in autunno, migrano verso le coste più calde della Spagna e della Francia, attraversando anche la pianura Padana.
I falchi, invece, sono una specie protetta e migratrice di uccelli rapaci, presente in Europa solamente in estate. Questa è la specie più numerosa durante la migrazione pre-nuziale lungo le isole del canale di Sicilia.
Le balie nere sono uccelli di passaggio e occasionalmente nidificano nelle regioni settentrionali.
Di cicogne in Europa si contano 220 mila coppie, mentre in Italia, dove negli anni Ottanta sono tornate a nidificare dopo una lunga assenza, la specie ha ormai superato le 200 coppie. Si possono ammirare lungo lo stretto di Messina e nidifica in Europa, soprattutto nelle regioni dell’Est.
Il pettirosso, invece, appartiene a una specie di foresta che nidifica nei boschi in Piemonte e in Sardegna.
Il balestruccio, che appartiene alla stessa famiglia della rondine, si riproduce in tutta Europa, in buona parte dell’Asia e del Maghreb. In questi territori questi uccelli migratori vi restano da aprile fino a settembre. I balestrucci europei svernano in Africa, nel Sud-est asiatico e, in piccola parte, sulla penisola arabica in riva al mar Rosso. Cormorano. E
L’anatra, invece, giunge dal nord in autunno e si prepara a partire dopo aver svernato nelle zone umide più accoglienti e miti d’Italia. Parliamo delle valli più tranquille del Delta del Po, ma anche negli stagni attorno a Cagliari.