Il monastero di di Dafni, o Daphnion, in Grecia, è una splendida struttura immersa nel verde a pochi chilometri dalla capitale greca, Atene. Un ambiente meraviglioso per contemplare l’arte e la bellezza di uno dei luoghi di culto più suggestivi della Grecia.
Monastero Dafni in Grecia
Il Monastero Daphni è un edificio situato a poco più di dieci chilometri a nordovest di Atene, presso Chaidari. Situato vicino all’omonima foresta, lungo la via sacra che conduceva ad Eleusi, risale agli inizi del VI secolo, cristianizzando il sito di un antico Santuario dedicato ad Apollo.
Nella ricostruzione si decise di riutilizzare le colonne ioniche che sorreggevano il tetto del Tempio di Apollo. Di queste colonne oggi ne rimane in loco una sola, mentre le altre sono state trasportate a Londra da Lord Elgin.
Inoltre, secondo una leggenda, il monastero sarebbe legato all’assassinio di Chiara Zorzi, duchessa di Atene, ad opera dei sicari del nipote Francesco II Acciaiuoli. Tuttavia, studi dimostrano che, invece, la duchessa fu assassinata a Megara.
Al suo interno vi sono conservati alcuni fra i più antichi mosaici del periodo dei Comneni, quando le immagini austere tipiche della dinastia macedone si stavano trasformando in uno stile più delicato.
La visita
Nel 1990 il monastero di Daphni entrò ufficialmente a far parte dell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Purtroppo, nel 1999, un violento terremoto lo danneggiò gravemente. Il monastero fu, per tale motivo, chiuso al pubblico per numerosi anni, in modo tale da consentire i restauri di cui necessita.
Finalmente riaperto al pubblico, dopo i danni subiti dal terremoto, lo splendido monastero oggi è visitabile tra impalcature e lavori. La struttura può essere visitata solo due giorno a settimana, il martedì e il venerdì dalle 9.00 alle 14.00, con entrata gratuita. La chiesa si può visitare all’interno, nonostante le impalcature, ed è possibile salire fino quasi al soffitto per ammirare i mosaici da vicino. La visita è guidata ed è vietato scattare fotografie.
Diversi studi, inoltre, dimostrano che la datazione di questi mosaici risalgono al XI secolo. Dopo la visita alla chiesa, inoltre, è possibile vedere un video, in una saletta apposita, che illustra ai visitatori i mosaici e dei pannelli che mostrano il procedimento e le tecniche utilizzate per la restaurazione.
In un’altra stanza, invece, c’è un piccolo museo con reperti storici e immagini della struttura. Una visita a questa struttura rappresenta un’immersione attraverso la storia dei popoli e delle culture che hanno vissuto in questo territorio.