Secondo le previsioni è previsto oltre un milione di turisti durante l’evento. Ecco come la World Cup 2022 trascinerà il turismo futuro in Qatar.
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La cerimonia di apertura di Qatar 2022 si terrà al Al Bayt Stadium, mentre la finale si giocherà il 18 dicembre – in concomitanza con il Qatar National Day – nell’avveneristico Lusail Stadium. Il Mondiale 2022 si preannuncia come un avvenimento storico, poiché per la prima volta verrà giocato in inverno, sbarcando in Medio Oriente, in continua evoluzione anche dal punto di vista calcistico.
La febbre per i Mondiali è già palpabile anche sui migliori bookmakers e casino online Italia. Questo tipo di eventi globali influiscono sull’economia sotto moltissimi punti di vista.
In passato alcuni importanti brand hanno provato a trasformare la capitale del Qatar in una Las Vegas del Medio Oriente, ma essendo lo Stato del Golfo un paese islamico gli unici casino ammessi si trovano nelle acque internazionali al largo delle coste.
Il mondiale di calcio in Qatar non è atteso soltanto dai supporters: la macchina del turismo già da qualche anno si è messa in moto per farsi trovare preparata a novembre 2022.
Il polo turistico di Doha sarà ovviamente al centro dell’attenzione. La capitale del Qatar già da alcuni anni è diventata un punto di riferimento per gli sportivi a livello internazionale (F1, MotoGP e Golf su tutti) e la maggior parte dei turisti ha avuto modo di apprezzare particolarmente l’ospitalità degli abitanti del Qatar.
Secondo i dati e le previsioni degli organizzatori della FIFA World Cup 2022 in Qatar, sono previsti oltre 1,2 milioni tra tifosi e semplici curiosi, nello Stato del Golfo.
Il responsabile della comunicazione, Al Nuaimi ha dichiarato all’AFP che l’evento sarà seguito da turisti da tutto il mondo, e le opzioni di alloggio sono tra le più disparate: si va dagli hotel tradizionali a quelli extra lusso costruiti negli ultimi anno, passando addirittura per navi da crociera e futuristici hotel galleggianti, con circa 1600 camere disponibili per i fan.
Le nuove strutture sono progettate per soddisfare diverse tipologie di turismo, offrendo anche un’opportunità di crescita esponenziale per il mercato immobiliare del Qatar. Di recente è stata inaugurata la Banyan Tree Doha, una proprietà di lusso a cinque stelle progettata dal famoso designer d’interni Jacques Garcia, che diventerà un punto di riferimento per il turismo d’elite per il futuro qatariota.
Le rosee previsioni riguardanti il turismo hanno anche influenzato il mercato del lavoro in Qatar ed è indubbio che l’intero circus della FIFA World Cup abbia aumentato la percentuale di giovani qatarioti impiegati nelle strutture ricettive, all’interno degli impianti sportivi e nei nuovi negozi aperti per l’occasione.
Sebbene siano state mosse parecchie critiche riguardo la gestione dei lavoratori impegnati nella costruzione delle strutture per il Mondiale, le autorità del Qatar hanno ricordato alla comunità internazionale il costante lavoro per migliorare le condizioni di lavoro e garantire che i diritti dei lavoratori siano protetti a livello nazionale.
Dal 2010, quando il Qatar si è imposto come paese ospitante della FIFA World Cup 2022, lo stato arabo ha intrapreso un percorso preciso per affrontare tali problemi, implementando riforme del diritto del lavoro, iniziative di protezione e campagne di sensibilizzazione.
In risposta alle perplessità sull’avanzamento dei lavori invece, sempre Al Nuaimi ha recentemente dichiarato che il 98% delle strutture è stato completato e, una delle opere più attese, lo stadio Al-Thumama da 40.000 posti è già stato inaugurato ospitando la finale della Coppa Amir.
“Qatar Tourism”, l’ente governativo ufficiale responsabile per lo sviluppo e la promozione del turismo in Qatar, ha anche promosso offerte ad hoc per tutti i supporters affinchè possano godere di tutte le bellezze del Paese. Spiagge incantevoli, deserti ed una vastissima varietà di flora e fauna fanno parte della cosiddetta “Qatar Experience” che contribuirà notevolmente ad aiutare il paese a diventare la destinazione in più rapida crescita nel Medio Oriente.