Montagne del Lagorai: dove si trovano?

Parti alla scoperta delle montagne del Lagorai, tra panorami mozzafiato e natura rigogliosa.

Le montagne del Lagorai sono una delle catene più belle da ammirare, ma dove si trovano? Tutte le informazioni da conoscere e tutti i luoghi da non perdere.

Montagne del Lagorai

Il gruppo montuoso del Lagorai è composto principalmente da porfidi, rocce eruttive formate da quarzo e ortoclasio.

Situata a sud di Predazzo, nella zona nord-orientale del massiccio, la catena è immersa nel Parco Natuale Paneveggio – Pale di San Martino.

Il massiccio si estende tra il Monte Panarotta ed il Passo Rolle con una lunghezza di oltre 70 chilometri.

I confini naturali sono quelli della Val di Fiemme a nord, della Val di Cembra ad ovest, della Valle di Primiero e di Vanoi ad est.

La caratteristica delle montagne di Lagorai sono le pareti rocciose nei colori diversi che risplendono dal nero, al rosso fino al verde.

Informazioni

Il Lagorai si estende su una vasta zona compresa tra la zona del Monte Calisio, a est di Trento, e il passo Rolle, in Primiero.

Alle sue pendici si affacciano molte valli, tra cui le valli di Primiero a sud-est, a sud la valle del Vanoi, la Valsugana, la val Campelle, la val Calamento e la val dei Mocheni, l’altopiano di Piné a ovest, la val di Cembra a nord-ovest, la val di Fiemme e la valle del Travignolo a nord.

La zona nord-orientale del massiccio è inserita nel parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino, che si occupa della salvaguardia e controllo di specie anche rare di uccelli e mammiferi.

Nei pressi del Passo Rolle, ad un’altezza di poco inferiore ai 2.000 metri sopra il livello del mare, si trovano i laghetti di Colbricon, che presentano tracce di antichissimi insediamenti umani tra cui accampamenti di cacciatori risalenti al Neolitico.

Il Lagorai presenta un paesaggio alpino intatto e meraviglioso da contemplare. Tutt’oggi il Lagorai è disabitato. Infatti, questa catena montuosa mantiene un’aspetto aspro e selvaggio.

I valichi carrozzabili della catena sono il passo Rolle, che collega Primiero e Fiemme attraverso la valle del Travignolo, il passo Manghen, che collega la Valsugana con la val di Fiemme, con chiusura invernale dal 1º novembre al 30 aprile, e il passo Redebus che collega la val dei Mocheni con l’altopiano di Piné.

La vetta più alta è la Cima di Cece, a 2.754 metri di altitudine.

Per quanto riguarda rifugi e ristori, in tutto il massiccio ce ne sono solamente tre: il Sette Selle, il Manghen e il Cauriol. Invece, per trovare le poche malghe aperte, bisogna scendere di quota. Per tale motivo, per attraversare quello che viene anche definito il “Tibet delle Dolomiti” è fondamentale avere scorte di cibo a sufficienza.

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