La storia dell'abbazia di Montecassino, il monastero più antico d'Italia.
La storia dell’abbazia di Montecassino è molto antica, e ancora oggi affascina turisti e viaggiatori con le sue bellezze. Scopriamo, quindi, quali sono stati i fatti più importanti della sua storia, sin dalle origini, e l’aspetto che presenta oggi.
Uno dei più antichi monasteri d’Italia, costruito sulla sommità di Montecassino si erge l’omonima abbazia, nel Lazio.
Suggestivo e imponente, il monastero benedettino racchiude oltre mille anni di storia. Fondata nel 529 da Benedetto da Norcia, l’abbazia è stata costruita nel punto dove un tempo vi era un’antica torre e un tempio dedicati ad Apollo, a 519 metri sopra il livello del mare.
Nel corso dei secoli, la struttura ha subito importanti distruzioni, saccheggi e danni causati da terremoti.
Un tempo, per accedere alla comunità monastica si doveva passare per la chiesa di San Martino, stabilita da San Benedetto nel tempio dell’acropoli, in una zona meno impervia.
La prima distruzione del monastero risale al 580, per mano dei Longobardi. Fu, poi, ricostruito nel 718 su iniziativa di Petronace di Montecassino. La seconda distruzione, invece, avvenne per opera dei Saraceni nell’883, per venire poi ricostruita nel 949.
Ma la struttura che conosciamo oggi venne costruita solamente nel XVII secolo, dopo il violento terremoto del 1349.
Altri violenti danni risalgono, invece, ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. A questi seguì, poi, un importante restauro tra il 1948 ed il 1956.
Oggi il monastero di Montecassino presenta una struttura imponente e maestosa, ed è composta da diverse sezioni.
Dove un tempo sorgeva il tempio di Apollo oggi vi è il Chiostro d’Ingresso. A seguire si trova il Chiostro del Bramante, o di Sant’Anna, in stile rinascimentale.
Si procede, poi, con il Chiostro dei Benefattori, realizzato nel 1513.
In tutti e tre i chiostri vi sono importanti statue, tra sculture bronzee di San Benedetto da Norcia, papi e sovrani e Santa Scolastica.
La cattedrale di Santa Maria Assunta e San Benedetto abate, invece, venne consacrata da papa Paolo VI sabato 24 ottobre 1964, in occasione della festività dell’arcangelo Raffaele.
L’interno della basilica, invece, presenta una pianta a croce latina. Un trionfo di oro e di marmo, in cui non mancano importanti affreschi e tele di scuola napoletana del XVII e XVIII secolo.
Nell’abside della cattedrale si trova l’organo a canne Mascioni del 1953 a trasmissione elettrica.
L’unico luogo rimasto indenne dai bombardamenti alleati è il lungo corridoio stellato che conduce alla cripta. Completamente decorata a mosaico, la cripta fu realizzata nel 1544 scavando nella viva roccia della montagna.