Mostar in Bosnia Erzegovina, un luogo suggestivo con un passato difficile da scoprire.
Tra le città a più alto tasso emozionale per un viaggiatore vi è senza ombra di dubbio Mostar, realtà della Bosnia Erzegovina che è diventata uno dei simboli della feroce guerra che ha dilaniato la ex Jugoslavia all’inizio degli anni ’90 del secolo scorso.
Visitare Mostar significa venire a contatto con i segni della guerra, che sono ancora presenti, ma anche con la voglia di lasciarsi tutto alle spalle. Ed un luogo che incarna perfettamente tutto questo è lo Stari Most, il Ponte Vecchio di Mostar, senza dubbio la prima cosa da vedere in città.
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Ci sono città che hanno un simbolo a cui tutti fanno riferimento quando vi pensano: Roma ha il Colosseo, Parigi la Torre Eiffel. Ecco, Mosta ha il Ponte Vecchio, vera e propria icona della città, simbolo di tutto quello che Mostar è stata nel corso dei secoli, dal momento della sua costruzione.
L’edificazione del ponte originario avvenne nella seconda metà del 1500 per volere di Solimano il Magnifico, che voleva sostituire il vecchio ponte che passava sopra il fiume Neretva e continuare cosi ad unire le due parti della città. Per secoli è stato il simbolo dell’integrazione tra i croati ed i bosniaci e la sua distruzione nel corso della guerra civile jugoslava, avvenne anche per dare un chiaro messaggio proprio di natura simbolica.
Il ponte è stato ricostruito dopo la guerra e si è riusciti a rifarlo identico all’originale. Oggi è uno dei luoghi più visitati di Mostar e senza dubbio è un simbolo di pace. Vicino ad esso si trova il cosiddetto Ponte Storto, il quale venne costruito nel 1558 ed esso fu danneggiato durante la guerra, per poi crollare nel 2000 a causa di una piena. Anch’esso è stato ricostruito da zero.
Per chi volesse capire, almeno in parte, cosa sia la guerra, il consiglio è quello di guardare la mostra permanente intitolata “War Photo Limited Mostar,” che ha trovato posto in una torre che si trova nella zona occidentale del Ponte Vecchio. Dall’altro lato c’è invece il Museo del Ponte Vecchio, che racconta la sua storia e gli scavi archeologici fatti durante la sua costruzione.
Nel corso di un viaggio a Mostar vale la pena visitare anche il Mercato Coperto di Mostar, che si trova sulla riva est del fiume che scorre sotto il Ponte Vecchio. Visitarlo significa venire a stretto contatto con quella che è la società, la vita quotidiana di questa città.
Successivamente vale la pena recarsi presso quello che è considerato il quartiere più suggestivo del centro storico della città: il riferimento è al Kujundžiluk, dove si trovano costruzioni architettoniche edificate secondo dettami che sono tipicamente orientali: per ampi tratti non sembra di trovarsi in una realtà europea e questo fornisce la misura di come Mostar continui ad essere ancora oggi un luogo dove Occidente ed Oriente si incontrano.
Inoltre in questo quartiere si trova un altro dei simboli di Mostar, ovvero la pietra con l’incisione “Don’t Forget“, che ovviamente fa riferimento alla tragedia della guerra dei primi anni ’90 del ventesimo secolo. Molto interessante da un punto di vista architettonico e storico è la Moschea di Koski Mehmed Pasa, che si nota subito per la sua grande cupola anche in lontananza. La sua costruzione è avvenuta nei primi anni del 1600, anche se successivamente è stata sottoposta a diversi restauri, i quali però non ne hanno intaccato la natura semplice e sobria per quanto concerne l’interno.
Da vedere è anche la Bišćevića Ćošak: una dimora arrivata fino ai giorni nostri dalla dominazione ottomana, che la storia e la guerra degli anni ’90 hanno incredibilmente risparmiato. I segni della guerra sono molto palesi se si dovesse decidere di andare su quella che è stata la linea del fronte a Mostar durante le ostilità.
Oggi Mostar cerca di dimenticare quei tragici anni anche grazie alla street art che è uno dei punti di forza di questa realtà. Sono infatti molti i murales che si possono osservare proprio nelle zone dove la guerra ha lasciato i segni più profondi e senza dubbio vale la pena spendere del tempo per poterli trovare e fotografare. Queste sono le cose più importanti da vedere in un viaggio a Mostar, una città che tutti dovrebbero visitare per capire ciò che una guerra lascia in eredità.